(DIRE) Roma, 11 dic. - "Voglio rivolgere i miei piu' sinceri auguri alla lista 'Medici uniti' per il risultato numerico, e di buon lavoro nell'interesse della professione e della collettivita'". Lo ha dichiarato Giuseppe Lavra, presidente uscente dell'Ordine dei medici di Roma, commentando con l'agenzia Dire i risultati delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell'Omceo, che hanno visto trionfare la lista 'Medici Uniti' guidata da Pier Luigi Bartoletti e Antonio Magi.
"Mi auguro- ha continuato Lavra- che possano continuare nell'opera di attuazione del codice deontologico che avevamo avviato. Il mio rammarico e' di aver aumentato di soli 2 punti percentuali, dal 13 al 15%, la partecipazione dei soli medici, mentre la partecipazione dei medici con doppia iscrizione e degli odontoiatri e' diminuita del 10%, attestandosi al 25-30%. Oltre l'85% dei medici non e' venuto a votare. Avevo fatto predisporre un maggior numero di schede, proprio perche' mi aspettavo un'affluenza maggiore, ma purtroppo cosi' non e' stato e mi rimane l'amaro in bocca perche' le elezioni per il Consiglio dell'Ordine di Roma non possono avere una partecipazione cosi' bassa".
I motivi sono molteplici, "tra questi anche l'affollamento e i conseguenti disagi davanti alla sede dell'Ordine, che avevo provato a evitare con una diversa organizzazione della propaganda elettorale. Infatti in tanti si sono lamentati. Ringrazio il mio elettorato che e' stato molto composto".
L'auspicio di Lavra e' che adesso possa cambiare la modalita' di voto anche per aumentare la partecipazione: "Forse e' arrivato il tempo di superare questa modalita' di voto preistorica, sono sicuro che se noi andassimo a un voto ben organizzato online potremo superare il 30-40% e spero che nella prossima tornata si possa fare cosi'".
Lavra non ha escluso anche l'idea di una nuova candidatura: "Non vorrei dare una cattiva notizia ai miei avversari, ma credo proprio che mi ricandidero' anche perche' abbiamo messo in piedi una bella squadra e molti nostri giovani iscritti me lo stanno chiedendo".
(Edr/ Dire)