(DIRE) Roma, 24 apr. - Le infezioni da Papilloma Virus rappresentano una delle cause più importanti di tutta una serie di gravi neoplasie: le più note sono quelle femminili, e troppo spesso si dimentica il cancro all'ano, alla bocca e al pene che può colpire i maschi. Eppure, di fatto, un terzo dei tumori Hpv-correlati è a carico degli uomini. A dare l'allarme sono i pediatri di SIMPe (Società Italiana Medici Pediatri) che hanno realizzato il corso Fad (Formazione a Distanza) dal titolo: "Vaccinazioni: disuguaglianze nella prevenzione?".
In occasione della Settimana Europea delle Vaccinazioni (24-30 aprile 2017), promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), è importante ribadire il ruolo fondamentale dei medici nell'informare e sensibilizzare i genitori a compiere una scelta vaccinale che può davvero salvare la vita dei loro figli. Soprattutto adesso che, tra le vaccinazioni previste nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza e nel Piano nazionale Vaccini 2017-2019, vi è anche quella contro l'Hpv nei maschi undicenni. Per i maschi, infatti, non esiste un programma di screening organizzato che consenta la diagnosi precoce come avviene invece per la prevenzione del cancro del collo dell'utero; la diagnosi dei tumori negli uomini avviene di solito ad uno stadio avanzato di carcinoma, ormai difficile da trattare.
"Anche per la vaccinazione anti-Hpv nella donna, comunque, c'è ancora molto da fare- sottolinea il dottor Giuseppe Mele, Presidente SIMPe e responsabile scientifico del corso, che lancia un vero e proprio allarme- Nonostante un'offerta vaccinale gratuita e attiva da parte del Servizio Sanitario Nazionale, la copertura è ferma al 50% circa".
(Wel/ Dire)