(DIRE) Roma, 12 apr. - "Leggiamo con estremo stupore le dichiarazioni del direttore generale dell'azienda Policlinico Umberto I, Domenico Alessio, divulgate da un'agenzia di stampa dove il manager afferma che: negli ultimi anni si è andata attuando una vera e propria rivoluzione all'interno del nosocomio e che avrebbero dato probabilmente fastidio a qualcuno che invece avrebbe avuto interesse a mantenere lo status quo ante, perché toccato aspetti sostanziali quali le ristrutturazioni edilizie (mediante lo sblocco di fondi assegnati sin dal 1998 e mai utilizzati). A queste affermazioni rispondiamo che siamo in attesa delle risposte a tutte le serie ed importanti problematiche già ampiamente sollevate per iscritto. Nei vari atti di sindacato ispettivo abbiamo evidenziato come e quanto nel Progetto preliminare/Studio di fattibilità non era espresso con chiarezza né certezza in che modo sarebbero stati ristrutturati gli edifici ai sensi della normativa antisismica e altrettanto il quadro economico necessario per ciascun edificio per tale intervento. Inevitabile da parte nostra la richiesta di un confronto pubblico con il direttore generale per chiarire non solo il problema dell'analisi della vulnerabilità sismica fatta a posteriori ma soprattutto il fatto che l'attuale progetto deliberato prevede una durata totale dell'opera di ristrutturazione di circa 10 anni, forse anche 15, come dichiarato sempre dal manager. Vale a dire che il policlinico, ovvero un ospedale, si trasformerà in un cantiere per tutto questo tempo". Così in un comunicato la Segreteria provinciale Fials di Roma.
"E' inoltre necessario che il manager risponda sul fatto che il progetto prevede la messa a norma di solo il 40% della struttura: saranno riqualificati circa 80.000 mq su 200.000 mq. Ciò significa che alla fine avremo una parziale messa in sicurezza e una parziale ristrutturazione, in quanto sarebbe interessato solo il 40% dei fabbricati. Certi che in questo modo si arriverebbe al paradosso di avere metà ospedale in sicurezza e l'altra metà a rischio. Vorremmo chiarezza anche sulla riorganizzazione dell'Area sanitaria e amministrativa (attraverso la corretta assegnazione delle funzioni dirigenziali), infatti proprio recentemente ha destato viva preoccupazione l'assunzione di altri 6 dirigenti amministrativi a scorrimento di graduatoria, nonostante il numeroso personale universitario in servizio equiparato alla dirigenza amministrativa del Ssr. Circa 100 unità. Certo la priorità del Policlinico Umberto I non è certamente l'assunzione di personale amministrativo ma assunzioni di personale medico e sanitario. Su questo punto rimarchiamo la necessità del confronto pubblico per avere contezza anche dell'atto aziendale da stilare d'intesa con il rettore di Sapienza, e la correlata definizione della dotazione organica.
Vorremmo ricordare al direttore Domenico Alessio che è in carica, presso il Policlinico Umberto I prima come Commissario e poi come Direttore Generale oramai da circa 5 anni ed è ora che passi dalle promesse, alle parole e ai fatti. E che si esprima pubblicamente anche davanti alla stampa stessa", conclude la Segreteria provinciale Fials di Roma.
(Wel/ Dire)