(DIRE) Roma, 7 apr. - "Dai dati in mio possesso, formiamo circa il 10% all'anno dei medici a livello nazionale. Per quanto riguarda invece il personale appartenente alle professioni sanitarie, quindi per esempio infermieri, ostetriche e tecnici, sforiamo invece il 25%. Una mole di attività importante, quindi. Anche se la cosa che più mi preoccupa è che dopo aver realizzato questi traguardi importantissimi per i giovani molti di loro sono costretti ad andare lontano dalla città che li ha formati per trovare un posto di lavoro". A dirlo è il direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma, Domenico Alessio, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del convegno 'I mestieri della Salute' organizzato dall'associazione culturale Idema presso l'aula Magna dell'Istituto superiore 'Tommaso Salvini' della Capitale.
"La cosa ancora più grave- prosegue Alessio- è che questa situazione riguarda non il personale infermieristico ma medico: noi specializziamo nelle varie discipline tantissimi medici e la Regione Lazio affronta dei costi consistenti per quanto riguarda appunto la formazione, poi però alla fine non abbiamo la possibilità di poterli assumere. Ed è per questo che poi sono costretti ad andare da qualche altra parte, se non addirittura all'estero. Allora dobbiamo cercare di dare una priorità a coloro che formiamo, a quei giovani sui quali investiamo, per trattenerli da noi, perché noi abbiamo tantissimo bisogno di professionalità mediche per rispondere ad una domanda esagerata di prestazioni sanitarie. Mi auguro che grazie alla nuova politica della Regione Lazio, che è volta ad assumere e a stabilizzare i precari, probabilmente potremmo fare molto di più nei prossimi mesi".
(Cds/ Dire)