(DIRE) Roma, 6 apr. - Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all'unanimità, 39 i presenti, il Testo unificato concernente "Disposizioni in materia di assunzione del personale delle aziende e negli enti del servizio sanitario regionale". Una legge che interviene sulla stabilizzazione dei precari delle Asl del Lazio, mettendo assieme le proposte n. 362 e n. 366 del 2017, rispettivamente a firma dei consiglieri Giuseppe Simeone (Pdl-Forza Italia) e di Enrico Maria Forte (Pd).
Il testo unificato precisa la platea dei lavoratori precari che possono accedere alla stabilizzazione, definendo come "servizio maturato" quello effettivamente svolto per gli enti del Ssr.
I contenuti generali del provvedimento sono stati illustrati all'Aula dal presidente della commissione Salute e politiche sociali, Rodolfo Lena. "Grazie a questo voto diamo la possibilità alle Asl di procedere ad un numero maggiore di stabilizzazioni, rimuovendo anche delle vecchie limitazioni normative destinate a direttori generali che procedano a nuove assunzioni". Il testo unificato, infatti, abroga quattro commi dell'articolo 1 della legge di assestamento di bilancio 2008-2010 della Regione Lazio sulle politiche del personale sanitario.
Tra gli emendamenti approvati, quello a firma Porrello-Barillari (M5s) che renderà obbligatoria la comunicazione alla direzione regionale competente in materia di sanità degli elenchi del personale interessato dagli effetti del provvedimento votato. Poi un emendamento della Bonafoni (Mdp), rivolto al personale impiegato in forme riconducibili a processi di esternalizzazione nell'assistenza diretta o indiretta a pazienti nelle aziende e negli enti del servizio sanitario regionale. A questi lavoratori, che non rientrano nel processo di stabilizzazione, verrà riconosciuto tuttavia un punteggio in relazione al numero di anni di lavoro svolto, nell'ambito di future procedure concorsuali pubbliche.
Simeone, in fase di dichiarazione di voto, ha evidenziato il valore dei lavoratori precari della sanità che "pur in assenza di una certezza contrattuale garantiscono ogni giorno, da anni, l'adempimento dei Livelli essenziali di assistenza nelle strutture della nostra regione". Forte ha esortato l'Aula "a chiudere una volta e per sempre la pagina della precarizzazione del lavoro in sanità".
"Questa nuova legge- ha spiegato- impatterà principalmente sui quasi 600 lavoratori afferenti alla Asl di Latina, ma l'intento di noi proponenti è stato quello di porre il problema a livello generale, affinché certe situazioni non si ripetano più, privilegiando la via maestra dei concorsi pubblici e dei contratti a tempo indeterminato per rafforzare gli organici del sistema sanitario regionale".
(Wel/ Dire)