(DIRE) Roma, 2 ago. - "Siamo molto soddisfatti per l'uscita della Regione Lazio dal piano di rientro, ora, pero', non si puo' sbagliare su elementi strutturali del sistema sanitario. Non si possono prendere decisioni che, per aumentare il numero di prestazioni mantenendo le stesse risorse, vadano ad incidere negativamente sulla qualita' e sulla sicurezza. Le visite a tempo introducono un principio quantitativo molto pericoloso per la salute dei cittadini". Lo afferma il presidente dell'Acoi, Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, Piero Marini.
"Ogni intervento, ogni prestazione sanitaria - prosegue il presidente dell'Acoi -, e' un caso a se' e, se e' certamente possibile stabilire una media del tempo impiegato per ogni singola visita specialistica, non e' possibile pensare di introdurre un limite di durata, a meno di non voler considerare i pazienti delle palline da ping pong e mortificare ulteriormente il servizio sanitario pubblico".
"Invitiamo il presidente della Regione Lazio Zingaretti, della cui buona fede siamo sicuri - conclude Marini -, a rivedere il decreto che introduce il limite di durata per 63 interventi, approvato peraltro, senza un serio confronto con alcune tre le principali societa' scientifiche. Siamo, come sempre, pronti ad offrire il nostro contributo, nell'interesse dei cittadini e del servizio sanitario nazionale".
(Wel/ Dire)