(DIRE) Roma, 1 ago. - Il caldo estivo rappresenta causa di disagio per la maggior parte delle persone ma, ancora di piu', per quelle che devono convivere con una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale quale e' il Parkinson. "Oggi il Parkinson colpisce circa il 3 per mille della popolazione generale, circa l'1% di quella sopra i 65 anni- dichiara il Prof. Pietro Cortelli, Professore Ordinario di Neurologia presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e NeuroMotorie (Dibinem) Alma Mater Studiorum, Universita' di Bologna - Irccs Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna Ospedale Bellaria- Nel nostro Paese i malati sono circa 300.000, per lo piu' uomini (1,5 volte in piu' rispetto alle donne) e con eta' d'esordio compresa fra i 59 e i 62 anni. Come Societa' Italiana di Neurologia (Sin) e Accademia Limpe DisMov riteniamo sia molto importante dare il nostro contributo attraverso una serie di consigli utili per aiutare i pazienti ad affrontare al meglio questi mesi estivi".
Le persone affette da Parkinson hanno difficolta' ad iniziare i movimenti e questi stessi risultano generalmente molto lenti: per accrescere la capacita' fisica e il grado di allenamento si consiglia dunque di praticare ogni mattina una serie di esercizi di riscaldamento e allungamento per una ventina di minuti. In questo modo la riattivazione della mattina puo' avvenire con una maggiore celerita' e facilita'. "Mantenere alcune abitudini giornaliere- dichiara il Dottor Nicola Modugno, responsabile del Centro Parkinson dell'Istituto neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli (Isernia)- puo' essere utile per aiutare il cervello a preservare la gestione di alcuni automatismi. Ad esempio, rispettare la cadenza dei pasti giornalieri: non e' importante mantenere un orario fisso, ma curare la regolarita'. Altrettanto importante e' avere uno spazio della giornata dedicato all'attivita' fisica all'aria aperta: e' utile ricordare che la fascia mattutina dalle 7.00 alle 11.00 e quella pomeridiana dalle 18.00 alla sera sono i momenti della giornata in cui e' preferibile praticare delle attivita' fisiche e motorie".
Attenzione ovviamente alle cadute che sono piu' frequenti nelle fasi avanzate della malattia; in genere aumentano dopo il decimo anno e nei mesi caldi, a volte a causa della stanchezza e della paura di cadere che spesso genera strategie motorie difensive che aumentano il rischio di caduta. Con l'aumento delle fasi di "off", che spesso si verifica nei mesi estivi, aumenta il rischio cadute. Seguire un programma di riabilitazione motoria aiuta non solo a ridurre questo rischio, ma insegna anche come cadere, in modo da farsi meno male. Se il rischio di caduta e' elevato puo' anche essere consigliato l'utilizzo di un deambulatore, nei momenti della giornata in cui si verificano i blocchi motori. Per i pazienti che utilizzano dei bastoni o mezzi di ausilio, si raccomanda di sostituirli con i bastoncini da trekking o nordic walking. Si ricorda anche che camminare con i bastoncini da nordic walking accresce la capacita' fisica ed il grado di allenamento rispetto alla passeggiata senza mezzi di ausilio di circa il 20%. La stitichezza o stipsi e' una conseguenza della lentezza dei movimenti e quindi della malattia in se', ma anche di alcuni farmaci che possono essere prescritti per la cura del Parkinson. E' un disagio che aumenta in estate a causa della tendenza alla disidratazione o della scarsa idratazione e per la vita sedentaria.
(Wel/ Dire)