(DIRE) Roma, 29 set. - "Il fondo sanitario per il 2017? Sono sicura che non diminuirà, e non è poco. Ora però siamo in fase di bilancio e quindi discuteremo nel merito". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo al dibattito dal titolo 'Gare centralizzate, spending review e sostenibilita' Ssn: come garantire innovazione, qualita', trasparenza e sicurezza per il paziente', all'Auditorium Parco della Musica di Roma.
Durante il convegno, organizzato dall'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), il ministro ha aggiunto: "Io vorrei che aumentasse, garantendo gli obiettivi che ci siamo dati". Per la titolare del dicastero sono tre le priorità oggi nel settore sanitario: "Le politiche del personale, in grande sofferenza e a cui serve una strutturazione, il rifinanziamento del fondo per l'epatite C e le garanzie per l'accesso ai nuovi medicinali oncologici".
E "con i nuovi Lea non vengono introdotti nuovi ticket, né viene innovata la normativa vigente che regola le compartecipazioni" ha assicurato Lorenzin.
FASE DI SVOLTA CON RIFORMA COSTITUZIONE - "Con la riforma dell'articolo 117 del Titolo V della Costituzione le competenze" tra Stato e Regioni anche in materia sanitaria "vengono definite senza sovrapposizioni, e in particolare sulla parte relativa ai farmaci ci sara' un grande passo in avanti che ci fara' coinvolgere al meglio le Regioni. Siamo in una fase di grande svolta, non solo sull'attuazione del Patto ma anche nel riportare a una unicita' del modo di lavorare", ha concluso.
LOTTA A CORRUZIONE CON PROCEDURE STANDARD - Semplificare per abbattere la corruzione? "Certo, vale per tutti settori e ancora di più per la sanità, perché dove ci sono trasparenza, procedure standardizzate, semplici, chiare ed evidenti a tutti è molto più difficile che si sviluppi corruzione ma anche cattiva gestione e inefficienza". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. "Una delle nuove soluzioni che abbiamo introdotto già come ministero della Salute ed è inserita come legge in Stabilità è proprio la riduzione delle centrali uniche di acquisto: si passa da oltre 200 a 21 di tipo regionale. Questo- ha spiegato- comporta un grosso risparmio che viene reinvestito nel sistema e una trasparenza dei processi. Dobbiamo però stare attenti ad aprire un dialogo e a coinvolgere le società scientifiche alle linee di programmazione, per essere certi che i prodotti erogati non siano valutati solo in base al risparmio ma soprattutto alla qualità del prodotto".
COINVOLGERE SOCIETÀ SCIENTIFICHE SU CENTRALI UNICHE - Occorre "lavorare insieme per obiettivi misurabili nel breve termine". E per fare questo "sono d'accordo sul confronto con le società scientifiche sulla definizione delle centrali uniche d'acquisto, nel rispetto della trasparenza. Dobbiamo creare un modello fortemente standardizzato per metterci poi sopra le eccezioni". Lorenzin ha quindi ringraziato i chirurghi italiani "che lavorano a volte in condizioni apocalittiche, specialmente nelle urgenze- ha detto suscitando l'applauso della sala- Sui telegiornali finiscono casi che si contano sulle dita di una mano, ma ci sono miliardi di prestazioni sanitarie fornite ogni giorno in Italia con efficienza, abnegazione e spirito di sacrificio da medici.
Non ne parla nessuno- ha concluso- ma è la loro quotidianità, specialmente nelle regioni con debito".
(Wel/ Dire)