(DIRE) Roma, 23 set. - "Da un'analisi condotta su un campione di 16.800 ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 22 anni, è emerso che il 79% non si è mai sottoposto ad una visita andrologica, il 38% ignora il significato della parola andrologo, e che la maggior parte dell'informazione sui temi legati alla sessualità deriva dagli amici e dai media, mentre si è rivolto ai propri genitori solo il 22,7% del campione". Così il presidente della Società italiana di Endocrinologia, Andrea Lenzi, presentando a Roma nel corso del Fertility day i dati di un sondaggio emerso dalla campagna 'Prevenzione in Andrologia - AmicoAndrologo', un programma di comunicazione, informazione e prevenzione alla salute riproduttiva e sessuale, indirizzato ai giovani maschi frequentanti le ultime classi delle scuole secondarie, ideato e realizzato dall'università Sapienza di Roma, in collaborazione con il ministero della Salute, la Società italiana di Andrologia e Medicina della sessualità e la Fondazione AmicoAndrologo onlus.
"In merito alle abitudini sessuali- ha proseguito- il 69% dei ragazzi ha dichiarato di essere sessualmente attivo e di avere rapporti sessuali completi con età media al primo rapporto di 16,4; il 63% ha avuto invece rapporti non protetti, mentre solamente il 55,4 % di loro ha ricevuto una apparentemente sufficiente informazione sulla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili".
Quanto invece alle disfunzioni sessuali, queste colpiscono "il 9,7% dei ragazzi- ha aggiunto ancora Lenzi- e di queste il 6,5% riguardano l'eiaculazione precoce. Il 2,1% dei giovani presenta invece ritardo eiaculatorio, anorgasmia o dolore eiaculatorio, mentre il 2,7% dichiara di avere disturbi dell'erezione", ha concluso il presidente della Sie.
(Wel/ Dire)