(DIRE) Roma, 22 set. - "In Italia si verificano circa 250mila nuovi casi di ictus l'anno (660 persone ogni giorno), con una mortalità del 25% e con il 50% di pazienti che non recuperano una sufficiente autonomia, cambiando radicalmente la loro vita e quella delle loro famiglie. Estrapolando dai dati italiani relativamente ad una popolazione di circa 1.600.000 abitanti, l'incidenza dello stroke in Liguria è di 6700 nuovi casi annui". Così il dottor Fabio Bandini, direttore del reparto di Neurologia dell'Ospedale San Paolo di Savona e presidente del XVI Congresso nazionale della Siss (Società italiana per lo studio della Stroke), che si svolge il 22-23 e 24 settembre a Savona, presso la Fortezza del Priamar, allo scopo "di condividere le più aggiornate conoscenze scientifiche a tutti i professionisti coinvolti nella gestione delle malattie cerebrovascolari".
Ma cosa si intende esattamente per 'stroke'? "Lo stroke o ictus cerebrale- spiega Bandini- è una malattia vascolare del cervello causata dall'improvvisa chiusura o rottura di una arteria cerebrale e dal conseguente danno alle cellule cerebrali dovuto dalla mancanza di ossigeno e nutrimenti portati dal sangue (ischemia, 85% dei casi) o al sangue uscito dall'arteria (emorragia cerebrale, 15% dei casi)". Lo 'stroke' è la prima causa di invalidità, la seconda di demenza e la terza di morte nei Paesi sviluppati come l'Italia. "Ad oggi- prosegue il presidente del XVI Congresso nazionale della Siss- gli interventi più efficaci in questo ambito sono rappresentati dalla creazione delle 'stroke unit' (equipe multidisciplinari specificatamente dedicate a questa patologia), nonché dall'utilizzazione in fase acuta di farmaci trombolitici e/o di trattamenti endovascolari in grado di riperfondere il tessuto cerebrale".
Quanto ai campanelli di allarme dell'ictus cerebrale, la caratteristica fondamentale di tutti i sintomi è la loro manifestazione improvvisa. "I sintomi includono la perdita della sensibilità in un lato del corpo o del viso- spiega ancora il direttore del reparto di Neurologia dell'Ospedale San Paolo di Savona- la paralisi di un lato del corpo o del viso, la perdita della vista nel campo visivo sinistro o destro, la visione sdoppiata, le difficoltà del linguaggio o della articolazione delle parole".
Il termine Tia ('transient ischemic attack') denomina quindi un ictus ischemico transitorio i cui sintomi si risolvono entro 24 ore, spesso entro pochi minuti. "Anche i Tia non sono assolutamente da sottovalutare- sottolinea ancora Bandini- in quanto considerati di fatto assimilabili alla pari di un'ischemia". Quanto alla prevenzione, in generale valgono gli stessi principi utili alla prevenzione dell'infarto cardiaco, tra cui: eliminazione del fumo, controllo dell'ipertensione, diagnosi e controllo del diabete mellito, controllo dell'obesità e della lipidemia tramite esercizio fisico, dieta o farmacoterapia, diagnosi di eventuali occlusioni dei vasi del collo e della testa, utilizzo dei farmaci antiaggreganti.
(Wel/ Dire)