(DIRE) Roma, 16 set. - Parte 'Match it now', la prima edizione della settimana nazionale per la donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche. Dal 17 al 25 settembre in 190 piazze italiane saranno allestite iniziative di informazione per reclutare nuovi 'donatori di vita' con un semplice prelievo di sangue o saliva che consenta di verificare, attraverso un archivio nazionale collegato a una rete nazionale di 28 milioni di donatori, il dna compatibile con chi è stato colpito da leucemia, linfoma, mieloma o altre malattie del sangue e che attraverso il trapianto potrebbe salvarsi.
L'iniziativa si svolge in occasione della seconda Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla donazione di midollo osseo, organizzata dalla World Marrow Donor Association, da domani in oltre 50 Paesi.
Dunque da domani e per tutta la prossima settimana, medici, sanitari e volontari saranno nelle piazze del Nord, del Centro e del Sud Italia per rispondere ai principali dubbi connessi alla donazione e per eseguire il primo screening necessario per l'iscrizione al registro donatori, l'Italian Bone Marrow Donor Registry (Ibmdr).
'Match it now' è stata presentato a Montecitorio durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato: Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti; Simonetta Pupella, direttore dell'area sanitaria e dei sistemi ispettivi del Centro Nazionale Sangue; Nicoletta Sacchi, direttore del Registro Italiano Donatori di midollo osseo- Ibmdr; Francesca Bonifazi, presidente del Gruppo Italiano per il Trapianto di Midollo Osseo- Gitmo; Rita Malavolta, presidente Federazione Associazione Donatori Midollo Osseo- Admo; Licinio Contu, presidente Federazione Italiana Associazioni Donatori Cellule Staminali Emopoietiche- Adoces.
"La promozione di questa settimana- spiega Alessandro Nanni Costa- rappresenta uno dei filoni di attività su cui ci stiamo concentrando per aumentare il numero dei giovani donatori. Il fatto di andare in 190 piazze d'Italia significa portare questa problematica a contatto con i cittadini e con chi puo' donare le cellule staminali omopoietiche. Puntiamo soprattutto ai giovani, tra i 18 e i 35 anni. Accanto a queste iniziative, dobbiamo poi proseguire nella nostra azione di miglioramento organizzativo del sistema, armonizzando i processi di reclutamento su tutto il territorio nazionale. C'è il pieno appoggio del Ministero della Salute, perchè una governance istituzionale è di raccordo con i professionisti ma soprattutto è garanzia per i cittadini. Fondamentale l'apporto delle associazioni.
Dai dati dell'Ibmdr del primo semestre 2016, aggiornati al 30 giugno di quest'anno, emerge che in Italia sono disponibili 370.108 potenziali donatori, di cui oltre 85.000 tipizzati in alta risoluzione (vale a dire, prontamente disponibili per l'avvio delle procedure di trapianto).
Il Registro Ibmdr ha coordinato 97 donazioni, di cui 67 per pazienti italiani e 30 in favore di pazienti esteri. I trapianti di cellule staminali emopoietiche in favore di pazienti italiani coordinati dall'Ibmdr (trapianti allogenici da donatore non familiare) sono stati 358, di cui: 120 da midollo osseo, 238 da sangue periferico e 14 da sangue del cordone ombelicale. In Italia ci sono 77 centri donatori facenti capo a 17 Registri Regionali.
Quanto ai trapianti (Fonte dati Gitmo), in Italia ne sono stati eseguiti 540 di tipo allogenico (ossia da donatori), di cui 134 da donatore familiare HLA identico, 162 da donatore familiare parzialmente compatibile e 244 da donatore non familiare.
Queste le principali malattie per le quali le cellule staminali sono state utilizzate a scopo di trapianto: leucemie acute (54%), linfomi (13%), mielodisplasie (16%), altre neoplasie ematologiche (8%), malattie non neoplastiche (9%).
I programmi per i trapianti del Gitmo sono 100 (86 accreditati e 14 non accreditati); 57 centri sono accreditati per il trapianto allogenico: di questi 9 sono pediatrici, 36 adulti e 12 misti.
Durante la conferenza è emerso che il numero maggiore di donatori si concenta nelle Regioni del Nord e in Sardegna. Al Sud si fa ancora fatica a sensibilizzare.
Simonetta Pupella, direttore dell'area sanitaria e dei sistemi ispettivi del Centro Nazionale Sangue, sottolinea che 'il Sistema Trasfusionale con la rete dei servizi trasfusionali ospedalieri e delle unità di raccolta gestite dalle associazioni del volontariato del sangue promuove la cultura del dono gratuito, solidale ed anonimo. Molti donatori volontari di sangue sono anche donatori iscritti al Registro Italiano Donatori di midollo osseo. Lo sforzo congiunto e coordinato degli attori istituzionali e del volontariato rappresenta il punto di forza per raggiungere l'obiettivo primario di aumentare il numero dei donatori iscritti".
Per arruolarsi come donatori sarà sufficiente andare in una delle piazze coinvolte e sottoporsi ad un colloquio con il personale medico; per concludere l'iter sarà richiesto un campione salivare o un prelievo venoso. "Una formula semplice e immediata- dice Nicoletta Sacchi, direttore del Registro Italiano Donatori di midollo osseo- che, lo scorso anno, ha consentito di iscrivere circa 4.500 donatori. Quest'anno ci aspettiamo da 'Match it now' di poter abbattere il muro delle 5.000 adesioni da parte di persone tra i 18 e i 35 anni di eta'. I donatori iscritti nel mondo sono oltre 28 milioni ma non bastano, perché è solo attraverso l'inserimento di tanti nuovi donatori giovani che si può garantire a tutti i pazienti di trovare il "match" giusto".
Francesca Bonifazi, presidente del Gruppo Italiano per il Trapianto di Midollo Osseo, fornisce alcuni dati: 'Grazie alle donazioni di cellule staminali emopoietiche nel primo quadrimestre del 2016 abbiamo eseguito 540 trapianti allogenici. Il 25% di questi trapianti è stato eseguito da donatore familiare Hla-identico, il 30% da donatore familiare parzialmente compatibile e il 45% da donatore da Registro Internazionale, mentre la sorgente di cellule staminali emopoietiche è stata il sangue periferico nel 60% dei casi, il midollo osseo nel 37% e il cordone ombelicale nel 3%". Bonifazi sottolinea che "il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche è l'unica terapia in grado di guarire molte malattie neoplastiche e non del midollo osseo".
Fondamentale per la sensibilizzazione sulla donazione del midollo osseo il ruolo delle associazioni e dei volontari.
Rita Malavolta, presidente Admo, spiega che "'Match it now' è un grande evento che coinvolge oltre 2.000 fra volontari e sanitari adeguatamente preparati e impegnati nelle piazze a portare informazioni corrette sulla donazione di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche. L'iniziativa vede insieme le due federazioni italiane, Admo e Adoces, i partner istituzionali, il Registro Nazionale Donatori Midollo Osseo e le più prestigiose società scientifiche italiane per rafforzare maggiormente quella che è una task force che ci vedrà sempre più impegnati congiuntamente nella lotta alle patologie oncoematologiche".
Malavolta precisa che l'evento che parte domani, e che durera' per tutta la prossima settimana è 'di grande impatto ma si pone in continuità con quanto quotidianamente Admo e Adoces con i propri volontari svolgono sul territorio nazionale insieme ai partner affinché la rete donativa si possa rendere sempre più efficace ed efficiente per coloro che sono in attesa di un trapianto". La presidente Admo infine annuncia che nei primi mesi del 2017 l'associazione lancerà le 'Universiadi della solidarietà'.
Infine il presidente della Federazione Adoces, Licinio Contu, spiega che 'le associazioni di volontariato, consapevoli che in Italia continuano ad esserci troppi pazienti che non trovano donazioni compatibili né in famiglia, né nei Registri, né nelle banche di sangue cordonale, saranno particolarmente impegnate in questa settimana per informare correttamente e sensibilizzare i giovani, anche coloro che appartengono a minoranze etniche residenti nel nostro Paese, per contribuire ad una crescita e ad una differenziazione significativa del Registro Ibmdr".
(Wel/ Dire)