(DIRE) Roma, 25 ott. - Un milione di abitanti, oltre 5.600 dipendenti, 913 medici, 134 pediatri di libera scelta, più di 500 specialisti a convenzione e un bilancio che supera i 2,7 miliardi di euro annui. Sono i numeri 'monstre' dell'Asl Roma 1, nata dall'accorpamento delle ex Asl RmA, RmE e San Filippo Neri. A snocciolarli oggi alla Pisana in commissione Politiche sociali e Salute è stato il commissario straordinario dell'Asl Roma 1, Angelo Tanese, chiamato in audizione per illustrare l'atto aziendale.
Tanese ha elaborato un articolato piano di riorganizzazione per l'azienda, definendo una nuova mission e individuando 10 linee strategiche "per rendere l'Asl Roma 1 - e non Rm1 - un'azienda pubblica moderna e innovativa, punto di riferimento per i problemi di salute dei propri residenti". Una delle priorità del piano è consolidare un ruolo di eccellenza dell'ospedale San Filippo Neri, Dea di I livello, per le diverse specialità mediche e chirurgiche presenti, oltre che hub regionale per servizi di laboratorio e sede del polo riabilitativo aziendale. Un ruolo strategico anche per l'ospedale Santo Spirito come Dea di I livello del centro di Roma e un ruolo di riferimento regionale ed extra-regionale per l'ospedale Oftalmico per la chirurgia oculistica avanzata e l'oftalmologia medica.
L'Asl avrà un dipartimento per la Salute della donna con nuovi percorsi nascita, due centri di Procreazione medicalmente assistita (Pma) e il rilancio del Centro Sant'Anna.
Particolarmente innovativa la riorganizzazione dei Distretti sanitari che passano da 8 a 6, in coerenza con i Municipi di Roma Capitale, e diventano strutture preposte all'Accoglienza e alla promozione della salute, all'Analisi dei bisogni e alla programmazione dei servizi. Un'attenzione particolare è dedicata alla trasformazione del Nuovo Regina Margherita in Presidio territoriale multifunzionale e alla progressiva attivazione delle Case della salute in ciascun Distretto.
"Profondi cambiamenti" sono previsti anche per il dipartimento di Salute mentale e per il dipartimento di Prevenzione, che nascono dalla fusione di importanti strutture già operanti nella ex Asl RmA e RmE, e sono chiamati a rendere più omogenei, fruibili e riconoscibili i servizi sul territorio.
Anche il patrimonio storico-artistico dell'Asl è oggetto di attenzione con un progetto di valorizzazione del comprensorio di Santa Maria della Pietà, quale Parco della salute e del Benessere, e del Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia all'interno di un più ampio Polo museale.
"L'impatto della riorganizzazione è straordinario e ridisegna radicalmente le figure apicali della Asl Roma 1- ha spiegato ancora Tanese- rispetto alle tre preesistenti aziende ci sarà una diminuzione del 35% delle macrostrutture (dipartimenti e aree), del 40% di Unità operative complesse e del 54% di Unità operative semplici dipartimentali". Un risultato che secondo Tanese "è possibile facendo leva sulla condivisione del processo di cambiamento, sull'introduzione di nuove soluzioni organizzative, tecnologie innovative e sistemi informativi e di comunicazione più capillari ed efficaci".
(Mel/ Dire)