(DIRE) Roma, 10 ott. - La tecnologia digitale potrebbe fornire soluzioni efficaci per molte sfide che i sistemi sanitari dovranno affrontare nei prossimi anni, dall'invecchiamento della popolazione, all'aumento dei costi delle malattie croniche alla costante pressione cui sono sottoposti i bilanci pubblici in sanità.
Il crescente interesse verso l'applicazione delle tecnologie digitali alla sfera della salute, si legge sul sito dell'Aifa, pone le basi per una convergenza di competenze e professionalità che, nel rispetto della dignità e dei diritti della persona e con il suo volontario e attivo coinvolgimento, ha le potenzialità per produrre benefici per la salute globale e i sistemi sanitari ma anche per il progresso della conoscenza e per lo sviluppo economico.
Un settore in forte espansione è quello dei cosiddetti "wearable devices", i dispositivi indossabili, in grado di rilevare, memorizzare e trasmettere i parametri vitali (ad esempio battito cardiaco, saturazione dell'ossigeno, frequenza respiratoria) misurati in tempo reale e, in certi casi, controllare il superamento di determinate soglie generando segnali di allarme.
Come in ogni segmento di mercato emergente, le prospettive per i dispositivi elettronici indossabili al momento presentano diversi fattori di incertezza. Se il mercato dei prodotti per il pubblico generalista ("general consumer wellness") è in rapida espansione, mobilitando interessi crescenti da parte di diversi stakeholder pubblici e privati, specie riguardo ai dati da questi generati, un settore molto promettente è rappresentato dai dispositivi indossabili per uso medico ("medical-grade"), che hanno il potenziale di affrontare alcuni dei problemi più urgenti per i sistemi sanitari di tutto il mondo, ma anche di favorire l'empowerment del paziente e la transizione verso la medicina personalizzata.
Negli Stati Uniti, l'FDA classifica gli "wearables" nello stesso modo dei dispositivi medici, dalla classe I (dispositivi semplici senza rischio potenziale) alla classe III (dispositivi complessi, con possibili fattori di rischio per i pazienti).
Questi nuovi dispositivi potrebbero avere un impatto significativo sui risultati di salute e sui costi di patologie come il diabete, le malattie cardiovascolari, l'epilessia, l'obesità, la malattia polmonare ostruttiva cronica, la depressione, le demenze e l'Alzheimer o il morbo di Parkinson.
Questi device, insieme alle applicazioni mobili e ad altri software, apportano una capacità predittiva che pone i pazienti e gli operatori sanitari nelle condizioni di identificare segnali precoci di malattia o prevenire le riacutizzazioni. Inoltre, generando un flusso continuo di dati nella vita reale, rendono possibili aggiustamenti terapeutici tempestivi, il monitoraggio dei risultati a supporto delle decisioni di politica sanitaria o di rimborso, e incentivano cambiamenti degli stili di vita per migliorare l'efficacia complessiva degli interventi. Possono inoltre contribuire ad orientare i processi di ricerca e sviluppo e gli interventi terapeutici verso la medicina personalizzata.
Perché questi strumenti diventino un pilastro dei sistemi sanitari, fornendo a tutte le parti interessate (pagatori, regolatori, pazienti, aziende, finanziatori, ricercatori nell'ambito delle scienze della vita e delle nuove tecnologie) una proposta di "valore reale" in grado di migliorare i risultati di salute, vanno affrontate questioni come i costi di sviluppo, l'usabilità, la sicurezza dei dati, la privacy, il coinvolgimento del paziente, il ruolo del medico e le nuove modalità di interazione medico-paziente.
Per realizzare il loro notevole potenziale questi dispositivi dovranno affrontare una serie di barriere legali, normative, tecniche, pratiche e culturali.
Sarà pertanto necessario un approccio collaborativo diffuso per l'integrazione degli "wearables" nel flusso principale dei servizi di assistenza sanitaria, ma anche tra gli strumenti a supporto della ricerca e dello sviluppo di nuove molecole.
Se questi strumenti, anche i più avanzati e futuribili, saranno presto disponibili e accessibili su ampia scala e se i dati verranno condivisi e messi a disposizione della comunità medico-scientifica in modalità aperta e gratuita, si farà un significativo passo avanti nella diagnostica e nello sviluppo di farmaci e si porranno le basi per migliorare il coinvolgimento dei pazienti nella gestione delle loro malattie e delle medicine che le curano.
Si creeranno inoltre le condizioni per una migliore e più razionale allocazione delle risorse pubbliche in Sanità, requisito indispensabile per poter garantire a tutti i cittadini, in condizioni di sostenibilità economica, le cure di cui hanno bisogno, anche quelle innovative ad alto costo.
(Wel/ Dire)