(DIRE) Roma, 25 nov. - "La storia di Treccani è una storia culturale che nasce all'inizio del Novecento e anche la storia della Soi inizia 96 anni fa. Queste due storie si sono incontrate" perché "siamo convinti che occorre una maggiore conoscenza, soprattutto nelle nuove generazioni, dei problemi che ogni giorno ci presentano la sanità, le professioni, la cultura". A dirlo è il direttore generale della Treccani, Massimo Bray, che all'agenzia Dire spiega: "Oggi ci siamo incontrati con l'impegno di portare nelle scuole questa sensibilità verso chi arriva nel nostro Paese e ha spesso bisogno di cure".
L'occasione di incontro è il 96esimo Congresso della Soi, la Società oftalmologica italiana, ospitato dall'Hotel Cavalieri di Roma e che ha offerto un simposio sulle patologie oculistiche dei migranti. Una questione approfondita con una sessione, realizzata in collaborazione con Fondazione Insieme per la Vista e Fondazione Treccani Valore Cultura, su aspetti non solo scientifici e oculistici, ma anche su tematiche politico sociali. Alla quattro giorni della Soi presenti anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che è intervenuto parlando di 'Italia e i migranti', il giudice della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, che ha parlato del 'Diritto alla salute nei principi della democrazia', oltre al presidente della Soi, Matteo Piovella.
Il congresso si è reso necessario per fare il punto della situazione e trovare soluzioni spendibili da subito, come ha sottolineato Antonio Morcellin, vicepresidente del Consiglio direttivo Soi: "I numerosi flussi migratori hanno determinato la ricomparsa di quadri patologici che appartenevano ormai al passato, quali filariosi, sifilide, tracoma e otticopatie carenziali". Più in generale, il congresso nazionale è l'occasione d'aggiornamento per tutti i professionisti del settore, anche per quanto riguarda le nuove tecnologie, come ha spiegato all'agenzia Dire il presidente Piovella: "In Italia i 7mila oculisti hanno salvato la vista a 1 milione e 300mila persone, anche perché siamo la specialità che ha saputo utilizzare al meglio la tecnologia".
PIOVELLA: ABBIAMO RESPONSABILITÀ VERSO SALUTE MIGRANTI - "Qui, con settemila oculisti italiani, discutiamo i problemi più impegnativi che possono riguardare i cittadini e i pazienti. La giornata è dedicata a un tema di una rilevanza straordinaria: le patologie oculari dei migranti, cioè delle persone che raggiungono ogni giorno le nostre coste". Così il presidente Soi, Matteo Piovella, interpellato dall'agenzia Dire a margine del 96esimo Congresso nazionale della Soi, la Società di oftalmologia italiana, che fino a sabato si terrà all'hotel Cavalieri di Roma.
"Noi abbiamo una responsabilità e una conoscenza su malattie degli occhi gravissime e in percentuale elevata- spiega ancora- Soprattutto, abbiamo la responsabilità di dare un sostegno ai bambini che si altrimenti porterebbero dietro queste patologie per tutta la vita con limitazioni visive talmente rilevanti da impedire loro un'attività lavorativa". Piovella infine specifica che "la situazione politica complicata a noi non interessa. Quello che è importante per noi è mettere a disposizione la nostra competenza per gestire questa situazione e per dare una speranza di vita normale a tantissime centinaia di migliaia di persone che, prese dalla disperazione o da altri motivi, tutti i giorni arrivano nel nostro Paese".
(Edr/ Dire)