(DIRE) Roma, 24 nov. - "Abbiamo sempre detto che purtroppo i vaccini stanno diventando vittime del loro grandissimo successo. Siamo molto preoccupati perché si stanno affermando alcune posizioni anti-vacciniste che stanno facendo calare il numero di persone vaccinate, con il rischio che tornino in auge alcune malattie che erano completamente scomparse. Credo che l'idea di Zingaretti sia assolutamente condivisibile, perché risponde ad una esigenza fondamentale da parte di un amministratore: l'esercizio dell'etica della responsabilità". Lo ha detto Luigi Conte, segretario generale della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici), intervenuto a Radio Roma Capitale.
Conte ha aggiunto e concluso: "Abbiamo ventuno sistemi sanitari diversi che non hanno nessuna unitarietà di comportamento e questo crea disorientamento tra i cittadini. Per questo noi chiediamo che alcune decisioni che riguardano tutta la collettività siano gestite a livello centrale di Governo e non siano lasciate all'autonomia delle Regioni".
A favore si era espresso anche il presidente dell'Omceo Roma, Giuseppe Lavra, intervistato dall'agenzia Dire: "Un'iniziativa a cui plaudire, la possibilità anche nel Lazio di rendere obbligatoria la vaccinazione per l'iscrizione dei bambini agli asili nido".
"Sono d'accordo- ha continuato Lavra- perché mira a superare quegli elementi di confusione seminati negli ultimi tempi anche attraverso personaggi famosi. Si tratta di una comunicazione negativa e distorcente- sottolinea- che ha avuto purtroppo ripercussioni anche su situazioni particolarmente delicate".
L'Omceo Roma ribadisce "la necessità di assicurare le vaccinazioni in tutte le fasi della vita, soprattutto nell'infanzia quale fase più importante".
Lavra ha ricordato poi che "negli ultimi mesi, come Ordine, abbiamo organizzato più convegni sull'argomento, e ci siamo soprattutto premurati di far conoscere a tutti che il Codice deontologico vieta ai medici che si sono sovrapposti alla confusione sul campo della vaccinazione di creare allarmi e mandare avanti notizie fallaci su questa materia".
I medici "non possono diffondere comunicazioni differenti dalle evidenze delle conoscenze scientifiche che abbiamo.
Siccome, però, ci sono stati medici che hanno commesso questo errore, abbiamo provveduto ad avvisarli che sono passibili di sanzioni da un punto di vista deontologico, ampiamente previste dal Codice stesso. È opportuno assumere misure severe affinché la vaccinazione sia effettuata quale garanzia sociale. Chi non si vaccina non solo non protegge se stesso- ha concluso Lavra- ma è anche veicolo di un possibile contagio verso gli altri".
(Wel/ Dire)