(DIRE) Roma, 22 nov. - Ridurre le distanza fra la patologia di interesse medico e quella di interesse puramente chirurgico, per le malattie dell'apparato respiratorio. Questo uno degli obiettivi che si sono posti i promotori dell'evento, organizzato dall'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (Aipo), dal titolo "La patologia toracica di interesse chirurgico e medico: le convergenze parallele" tenutosi a Verona.
Ad aprire i lavori sono stati Maurizio Infante, Direttore dell'Uoc di Chirurgia Toracica Azienda e Andrea Rossi Direttore dell'Uoc di Pneumologia entrambi dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e Responsabili Scientifici dell'evento. "In campo pneumologico notevoli passi avanti sono stati fatti nell'ottica di una sempre maggiore compenetrazione culturale, scientifica e operativa fra questi due settori che possono sembrare apparentemente paralleli e lontani- commenta Andrea Rossi- Nell'ambito delle patologie dell'apparato respiratorio la chirurgia svolge ormai un ruolo di sostegno e supporto alla diagnostica. Analogamente, la medicina è divenuta nel tempo un efficace strumento nel trattamento di patologie un tempo destinate al solo intervento chirurgico. La formazione e l'aggiornamento clinico non possono più prescindere da un reciproco scambio di conoscenze ed esperienze fra gli pneumologi e i chirurghi toracici. Per questa ragione, uno degli obiettivi di questa giornata di studio è stato proprio quello di approfondire e discutere tecniche e progressi che sono di interesse sia degli pneumologi che dei chirurghi toracici al fine di favorire una sempre più proficua interazione e collaborazione fra queste due classi di specialisti".
Numerosi i temi trattati. Il dibattito tenutosi nella città scaligera è infatti partito dal tema della diagnosi, con un focus sull'applicazione delle tecniche chirurgiche in ambito diagnostico per poi arrivare allo screening del tumore al polmone e a tutti gli aspetti legati al trattamento chirurgico della patologia tumorale in sede polmonare. "Il tumore del polmone è la principale causa di morte per neoplasia nel genere maschile ed è causata essenzialmente dal fumo di sigaretta. Oltre agli aspetti preventivi e di diagnostica precoce, si sono discussi insieme, le novità nella terapia chirurgica e nella terapia oncologica e biologica. La prima sempre più radicale e meno invasiva, la seconda sempre più personalizzata ed efficace", conclude Andrea Rossi.
(Wel/ Dire)