(DIRE) Roma, 14 nov. - "Per il secondo anno consecutivo abbiamo presentato i Programmi operativi. Li abbiamo consegnati al tavolo con il governo dello scorso 10 novembre e confidiamo che l'esito dei verbali anche questa volta sia confortante. I Programmi operativi 2016/2018 sono il cuore di quello che avverrà nella sanità del Lazio da qui a fine legislatura". Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha iniziato la sua lunga relazione durante il Consiglio regionale straordinario sulla sanità.
Zingaretti ha ricordato la storia degli ultimi tre anni della sanità, con oltre 1.800 decreti firmati. Anni trascorsi "a ridare credibilità al sistema, a riportare in ordine i conti, a cercare di fermare la decostruzione del settore, che soprattutto nelle province ha subito gravi ripercussioni sul personale, per arrivare dove siamo oggi: all'interno di una nuova fase che è quella della ricostruzione". Per Zingaretti "i due obiettivi fondamentali da porsi adesso sono due: proseguire l'azione di risanamento ed equilibrio finanziario e avviare la ricostruzione concreta del sistema. I dati ci dicono che possiamo farcela.
Sembrava una montagna impossibile da scalare e invece ce la stiamo facendo".
Secondo il presidente della Regione "i Programmi operativi 2016/2018 sono una grande sfida che dobbiamo vincere. All'interno abbiamo proposto, tra le altre cose, lo stop alle deroghe e il passaggio ai piani assunzionali triennali. Adesso siamo nelle condizioni di farlo, così come la scorsa settimana abbiamo abolito la quota regionale del ticket. Questo Consiglio regionale sarà utile - ha concluso- se da quest'Aula verrà il contributo su dove indirizzare le scelte, visto che ai Programmi operativi seguiranno i decreti attuativi".
SU LISTE ATTESA IN ARRIVO DECRETO - "Rimangono immensi problemi da affrontare, tra cui la gestione delle liste d'attesa. Rispetto ai dati monitorati ci sono timide inversioni di tendenza che comunque non ci rendono soddisfatti". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel suo intervento al Consiglio straordinario sulla sanità.
"Nel 2015 il 50,1% delle prestazioni monitorate era erogato entro i tempi massimi- ha spiegato Zingaretti- ma questo significa, leggendo al contrario il dato, che il 50% delle prestazioni sanitarie nella nostra regione non è offerto nei tempi previsti dalla legge. E' un dato leggermente migliorato, perchè nel 2016 le prestazioni erogate entro i tempi salgono al 62%, ma non siamo soddisfatti. Occorre una svolta e per questo stiamo preparando un nuovo decreto ma per renderlo credibile dovremo investire risorse e assumere nuovo personale".
Secondo Zingaretti, però, "occorre un patto alla luce del sole con gli operatori. Il tema è molto semplice: non si può accettare che una visita viene fissata dopo 7-8 mesi, ma se è a pagamento, nello stesso luogo, viene fissata per il giorno dopo. I macchinari ci sono, e se mancano li acquistiamo, il personale sta arrivando e se serve lo assumeremo, ma è tempo di un patto con gli operatori sanitari e dell'obbligo pubblico con l'intramoenia. Ne discuteremo, anche attraverso un tavolo condiviso con le forze sindacali. Se sarà necessario anche attraverso formule di discontinuità che leghino la possibilità di effettuare l'intramoenia solo nei presidi che sono in regola con i tempi minimi sanciti dalla legge. Entro un mese, un mese e mezzo- ha concluso- dobbiamo produrre una una svolta sulle liste d'attesa. E' uno snodo fondamentale per la sanità del Lazio, siamo all'avvio di una fondamentale fase di decretazione".
DISAVANZO SCESO ANCHE GRAZIE A SCELTE POLVERINI - "Nel 2006 il disavanzo della sanità sfiorava i 2 miliardi di euro. L'anno successivo fu sottoscritto il Piano di rientro mentre nel 2013, quando siamo arrivati, il disavanzo sfiorava circa 670 milioni di euro. Nel 2015 è sceso a 332 milioni di euro e la stima per il 2016 è un dimezzamento e ci dovremmo attestare a 160 milioni. Un risultato straordinario al quale hanno contribuito anche le scelte compiute dalla presidente Renata Polverini nel periodo del suo mandato". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante il Consiglio regionale straordinario sulla sanità.
"Su molte cose non sono stato d'accordo, ma è giusto riconoscere un elemento di giustizia- ha aggiunto Zingaretti- perchè credo che di fronte a temi così complessi sia giusto che la politica ritrovi dignità e trovi le forme e i modi per affrontare insieme le sfide. Questo si può ottenere se in primo luogo chi ha responsabilità maggiori contribuisce a creare le condizioni per un confronto vero e obiettivo sulle cose che a questo punto e per tutti i cittadini siamo chiamati a fare per lasciare alle spalle uno dei periodi più drammatici per la nostra regione".
(Wel/ Dire)