(DIRE) Roma, 2 nov. - Sono in aumento le adesioni dei cittadini del Lazio ai programmi di screening per i tumori alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto, lanciati dalla Regione. Nel 2015 si è registrato il 34% in più rispetto all'anno precedente per quanto riguarda il test mammografico; il 50% in più sullo screening al colon retto e un'adesione maggiore del 6,77% sul 2014, per il test della cervice uterina. Nel 2015 su quasi 314 mila donne invitate a effettuare il controllo mammografico, più di 136 mila hanno aderito al percorso (circa il 34% in più rispetto al 2014 e il 24% in più sul 2013) e sono stati individuati 660 tumori. Il dato è in crescita anche sui primi nove mesi del 2016 che già registrano oltre 100 mila partecipanti su 263 mila donne invitate, che corrispondono all'84% della popolazione target. Lo stesso vale per il tumore della cervice uterina: nel 2015 sono state poco meno di 500 mila le donne invitate, con un trend in aumento maggiore del 16% rispetto al 2014 (quasi 428 mila inviti) e più alto del 30% sul 2013 (più di 380 mila). Fra le donne che hanno risposto all'invito (quasi 117 mila, il 6,77% in più rispetto al 2014 che ha visto 110 mila adesioni e il 5,22% in più rispetto al 2013 con 111 mila partecipanti), le lesioni ad alto rischio di degenerazione (CIN 2+) riscontrate sono state quasi 400 nel 2015, 380 circa nel 2014 e circa 340 nel 2013. Al 10 ottobre 2016 ammontano a 209 le diagnosi positive su quasi 90 mila il numero di adesioni, fra gennaio e settembre, su circa 350 mila invitate, che hanno tempo fino al 31 dicembre 2016 per partecipare all'iniziativa.
I dati sul programma di screening del tumore al colon retto non sono da meno: nel 2015 sono state più di 152 mila le persone (su circa 675 mila invitate) che hanno effettuato il test per la ricerca del sangue occulto fecale (rivolto a uomini e donne fra 50-74 anni), quasi il 50% in più rispetto al 2014 (circa 102 mila) e il 180% in più sul 2013 (54.500 circa). I tumori individuati sono stati 6.485, fra carcinomi, adenomi avanzati e iniziali. Inoltre, nei primi 9 mesi del 2016 hanno aderito al percorso di screening del colon retto circa 120 mila cittadini con 546.736 inviti effettuati. Si tratta di percorsi diagnostici attraverso i quali le persone a rischio residenti nella regione (donne tra i 50 e i 69 anni per lo screening alla mammella, tra i 25 e i 64 per l'esame della cervice uterina e ambo i sessi fra i 50 e i 74 anni per quello del tumore al colon retto) vengono invitate, mediante una lettera inviata dalla Asl di appartenenza, a effettuare il test di screening: mammografia, Pap-test e test Hpv-Dna per il tumore al collo dell'utero.
Si concorda un appuntamento e, se l'esito dell'esame risulta positivo o sospetto, viene prenotato un nuovo test nel centro di riferimento più vicino al cittadino, per effettuare gli approfondimenti diagnostici e completare il percorso terapeutico.
Tutte le informazioni utili sugli screening oncologici si trovano invece sul portale www.salutelazio.it<http://www.salutelazio.it>.
(Wel/ Dire)