(DIRE) Roma, 21 mar. - I notevoli progressi nella diagnosi precoce e nel trattamento delle patologie neoplastiche, raggiunti negli ultimi anni, hanno permesso di prolungare significativamente la sopravvivenza media dei pazienti affetti da malattie tumorali. Si è ottenuto, per questo motivo, un incremento dei cosiddetti 'survivors', pazienti in età giovane adulta con un precedente di patologia neoplastica alle spalle. Di conseguenza, prevenire gli effetti a lungo termine delle terapie oncologiche e migliorare il più possibile la qualità di vita dei pazienti dopo le terapie, è divenuto un obiettivo essenziale.
E' proprio in questo ambito che si colloca la preservazione della fertilità. Sia la patologia tumorale di per sé, infatti, sia il tipo di trattamento scelto (chemioterapia, radioterapia, trapianto di cellule staminali, chirurgia), possono, a seconda dei casi, compromettere in maniera transitoria o definitiva, il potenziale riproduttivo. E' compito del medico, al momento della diagnosi, informare sul rischio di infertilità e prospettare la possibilità di intraprendere percorsi specifici di crioconservazione dei gameti, prima di iniziare le terapie, finalizzati a preservare la fertilità. Grazie a queste tecniche è possibile conservare le cellule e i tessuti a temperature bassissime in azoto liquido per un tempo indefinito. Ciò rappresenta un sostegno importante al momento della diagnosi di tumore per affrontare la malattia e rappresenta uno dei più importanti presidi che abbiamo oggi a disposizione per garantire un possibile futuro fertile a pazienti che in passato sarebbero stati condannati alla sterilità.
Per questo a chiusura degli eventi della campagna 'Futuro fertile', promossa dal ministero della Salute e da La Sapienza università di Roma, si è organizzato un incontro, in programma martedì alle 9 nel salone della Direzione generale del policlinico Umberto I di Roma (viale del Policlinico 155), che ha come scopi l'approfondire e il divulgare non solo agli operatori sanitari ma anche al cittadino questo aspetto fondamentale della prevenzione della infertilità.
Parteciperanno il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, Eugenio Gaudio, magnifico rettore de La Sapienza, Andrea Lenzi della Sie-Società italiana di endocrinologia, Carmine Pinto dell'Aiom-Associazione italiana di oncologia medica, e Paolo Scollo della Sigo-Società italiana di ginecologia e ostetricia.
(Wel/ Dire)