(DIRE) Roma, 18 mar. - L'endometriosi è una malattia che colpisce una percentuale elevata della popolazione femminile, tra il 5-10%, ed è considerata una delle principali cause di infertilità: a soffrirne, infatti, è il 25% delle donne infertili. In molti casi la diagnosi arriva poi troppo tardi, tra i 5 e 10 anni dall'inizio dei primi sintomi. Nella 'Giornata mondiale Endometriosi' l'Ivi (Instituto Valenciano de Infertilidad), che ha da poco aperto in Italia il suo primo centro a Roma, richiama l'attenzione sul tema ricordando la Marcia Mondiale per sensibilizzare su questa malattia, che avrà luogo sabato prossimo in più di 50 capitali mondiali.
L'appuntamento nella Capitale è alle 11 in piazza del Popolo.
"Il sintomo principale dell'endometriosi- spiega Daniela Galliano, direttrice del Centro IVI di Roma- è la sensazione di dolore che può avere diverse forme, da quello pelvico cronico, alle mestruazioni dolorose, fino al dolore durante i rapporti sessuali, minzione faticosa o con sanguinamento. Anche se questi segnali possono far nascere il sospetto di un problema di salute, a volte le donne legano questi dolori acuti al ciclo mestruale". Nonostante i progressi compiuti nel trattamento del dolore e nel recupero della fertilità, oggi non esiste una cura e poco si sa circa le cause.
"Questa malattia- prosegue l'esperta- che colpisce una percentuale molto elevata di donne, può essere ereditaria e di solito viene diagnosticata tra i 25 ei 35 anni. Il suo sviluppo però inizia già con le prime mestruazioni regolari. A volte si prolunga tra i cinque e i dieci anni da quando i primi sintomi vengono rilevati. Un periodo di tempo eccessivamente lungo, questo, durante il quale la malattia progredisce e può avere conseguenze molto dannose per la qualità della vita di coloro che ne soffrono- conclude Galliano- potendo comportare seri problemi medici e infertilità".
(Wel/ Dire)