Roma, 16 mar. - Gli adolescenti italiani sono più pigri e obesi dei loro coetanei europei. Hanno più difficoltà ad avere relazioni con gli adulti ma, e questo è l'aspetto positivo, sono meno violenti e praticano e subiscono meno il bullismo.
È il rapporto sulla salute e il benessere dei giovani pubblicato dall'ufficio europeo dell'Oms a disegnare questo ritratto dei nostri under 20. Secondo lo studio, che contiene dati su ragazze e ragazzi di 11, 13 e 15 anni, più del 30% degli undicenni e dei tredicenni maschi è sovrappeso o obeso, un dato che cala, ma rimane sopra il 25% per i quindicenni. Numeri ancora più preoccupanti si trovano se si cerca di quantificare l'attività sportiva: l'Italia è ultima sia a 11 anni che a 13. A questa età appena il 5% delle ragazze e l'11% dei ragazzi fa almeno un'ora al giorno di esercizio.
I PROBLEMI - "Obesità e inattività sono fattori indipendenti - spiega Franco Cavallo, ordinario di Epidemiologia dell'università di Torino e curatore della parte italiana del rapporto - occorrerebbe incentivare lo sport ma anche diffondere, ancora di più, un corretto modello alimentare. Quello mediterraneo, ormai, è stato 'contaminato'". Un altro capitolo che ci vede in difficoltà è quello che si occupa della relazione con la famiglia e la percezione della scuola: sembra che i nostri ragazzi trovino grossi ostacoli nell'avere rapporti con gli adulti. A testimoniare il disagio i dati su quante volte i ragazzi denunciano qualche sintomo generico come mal di testa o di stomaco. In questa classifica i tredicenni italiani sono primi (il 61% delle ragazze e il 34% dei ragazzi lamenta un sintomo più di una volta a settimana) mentre i quindicenni sono superati solo dai coetanei di Malta.
Tra le 'foto' positive del mondo adolescenziale italiano troviamo un "basso livello" di abitudine al bullismo invece si segnala il bullismo. "Contrariamente aggiunge Cavallo - a quello che si potrebbe pensare visti i casi di cronaca". I numeri dell'Oms descrivono il fenomeno da noi: all'età di 15 anni il 2% delle ragazze e il 3% dei ragazzi confessa di aver subito atti di bullismo, un numero superiore solo a quello di Islanda e Armenia e un decimo di quello della Lituania.
L'INIZIATIVA - L'obesità, nei bambini, continua, dunque, ad essere stabile come conferma questo ultimo studio dell'Oms.
Piccoli spostamenti, solo peggiorativi, dal 2010 ad oggi. Il 22,9% dei bambini italiani di 8 anni risulta sovrappeso, mentre l'11,1% è obeso, con punte ancora più alte nel Sud Italia, in particolare in Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. In Puglia, dove un bambino su quattro è obeso, per esempio, hanno deciso di provare a cambiare rotta. Da Bari è partito il progetto "Costruiamo il Futuro", 10 tappe che attraverserà l'Italia. L'iniziativa è della Federazione italiana medici pediatri e della Società italiana di pediatria e coinvolge L'Associazione nazionale dietisti.
Circa 250 pediatri sono impegnati sull'eccesso di peso infantile, sulle sue conseguenze, ma anche sulle possibili strategie per arginare questa "minaccia". Dopo Bari, le prossime tappe di "Costruiamo il Futuro" saranno: Napoli (19 marzo), Milano (16 aprile), Firenze (7 maggio), Palermo (11 giugno), Bologna (25 giugno), Roma (2 luglio), Torino (10 settembre), Catania (8 ottobre), Verona (12 novembre).
Articolo tratto da "Il Messaggero".
(Wel/Dire)