(DIRE) Roma, 15 mar. - "Riprende con vigore il lavoro del tavolo previsto dall'articolo 22 del Patto per la salute, per la valorizzazione delle diverse risorse umane che concorrono al servizio sanitario nazionale. Oggi in un clima particolarmente costruttivo si sono gettate le basi per il prosieguo del lavoro. Attendiamo entro una quindicina di giorni, in relazione alle diverse problematiche affrontate, le proposte da parte delle organizzazioni di rappresentanza dei medici. Subito dopo, con il ministro Lorenzin, proseguiremo il confronto istituzionale con gli altri livelli di governo coinvolti, dal ministero della Ricerca e dell'Università al ministero dell'Economia". Così Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni e assessore alla Sanità della Regione Piemonte, commentando l'incontro avvenuto presso il ministero della Salute per un confronto "a 360 gradi sulle prospettive di ammodernamento del servizio sanitario e sul contributo che, a questo obiettivo, si può dare con una migliore formazione e gestione delle risorse umane e dei professionisti impegnati nella sanità".
Al tavolo erano presenti il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin; il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo; le Regioni, rappresentate dal coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta, e da Massimo Garavaglia, presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità (assessore della regione Lombardia), oltre che le diverse organizzazioni in rappresentanza dei medici (da quelli ospedalieri ai quelli di medicina generale).
"Il dato molto positivo della giornata odierna- prosegue Saitta- sta nella massima disponibilità di tutti gli interlocutori ad affrontare in modo convinto il tema di una nuova formazione che è 'chiave di volta' per il rilancio in termini di qualità dell'integrazione fra il territorio e la sanità ospedaliera, rispetto alla quale dobbiamo porci obiettivi di maggiore uniformità e coerenza del sistema".
Non a caso, prosegue ancora Saitta, con il ministro della Salute "ma anche con le stesse organizzazioni di rappresentanza, abbiamo condiviso l'esigenza di superare un modello antiquato che ha visto in molti casi il medico trasformarsi negli anni in semplice prescrittore, mortificando proprio coloro, e sono la maggioranza, che nella professione hanno sempre messo sacrificio e professionalità". Aggiunge Garavaglia: "Ora dobbiamo accelerare e recuperare il tempo perduto, seppure in un quadro di risorse limitate. Possiamo farcela se ciascuno saprà mettere da parte ogni sorta di pregiudizio e si adopererà per rispondere ad una esigenza di modernizzazione avvertita certamente dal servizio sanitario, ma prima ancora dai cittadini".
(Wel/ Dire)