(DIRE) Roma, 8 mar. - In occasione della Festa della donna il Ministero della Salute scende in campo e presenta le iniziative in rosa che sono in agenda. Si parte il 22 aprile con la Giornata nazionale per la salute della donna. In occasione della Giornata, si terranno iniziative su due giorni: il 21 e il 22 aprile il 21 aprile si terrà un evento che sarà un excursus sulla salute e sulle problematiche legate alle diverse età della donna, dalla giovinezza alla maturità, "raccontate" da testimonial famosi attraverso monologhi tematici e da esperti e luminari dal punto di vista scientifico. Mentre il 22 aprile si terrà invece un convegno con sessioni di lavoro con Associazioni, Società Scientifiche, volontariato sanitario, esperti.
LO SPORTELLO DONNA. Dal 22 aprile sarà attivato sul Portale del Ministero uno Sportello Donna dove professionisti pubblici delle diverse branche della medicina (ginecologi, pediatri, endocrinologi, cardiologi, specialisti in medicina riproduttiva, etc) daranno risposte ai quesiti più importanti posti dalle donne e acquisiranno informazioni sulla loro salute.
QUADERNO SULLA MEDICINA DI GENERE. Sarà realizzato un Quaderno della Salute monotematico sulla medicina di genere coordinato dal Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Saranno realizzate sul territorio in collaborazione con società scientifiche e Associazioni di settore iniziative di promozione della salute e prevenzione. Sarà realizzato un Calendario interattivo sulla salute della donna che ricorderà tutte le iniziative di prevenzione da adottare nelle diverse fasi della vita della donna.
FERTILITY DAY IL 22 SETTEMBRE. Istituita la Giornata nazionale dedicata al tema della fertilità "Fertility day" che rappresenta un'occasione per richiamare l'attenzione di tutta l'opinione pubblica sul tema. Può diventare una proposta d'incontro sul tema della fertilità con i giovani, gli insegnanti, le famiglie, i medici, coinvolgendo proprio questi ultimi in una serie di iniziative a partire dagli stessi studi medici. Si tratta di mettere a fuoco con grande enfasi il pericolo della denatalità, la bellezza della maternità e paternità, il rischio delle malattie che impediscono di diventare genitori, l'aiuto della Medicina per le donne e per gli uomini che non riescono ad avere bambini, prima che sia troppo tardi.
Sarà quindi realizzata il prossimo 22 settembre 2016 una grande manifestazione nazionale con successiva cadenza annuale, in tutte le città che aderiranno, con il coinvolgimento dei Sindaci dei Comuni, degli Ordini dei Medici, delle Società Scientifiche, delle Farmacie, delle Scuole e delle Famiglie. Gli eventi formativo/informativi si terranno nei teatri locali e in stands appositamente allestiti nelle piazze di molte città italiane tra cui Roma, Bologna, Padova e Catania. A Roma sarà realizzata una grande iniziativa formativo/informativa con esperti del settore e testimonial.
IL LAVORO DEL MINISTERO DELLA SALUTE. Non solo futuro però, il Ministero ha ricordato anche le iniziative per le donne messe in campo in questi ultimi anni, dal bonus bebè, al Codice Rosa nei Pronto Soccorso li degospedali fino alla promozione in legge di stabilità 2016 del ½Percorso di tutela delle vittime di violenza». Ma non solo, predisposto anche l'aggiornamento Linee Guida PMA, rinnovato il Comitato Percorso Nascita nazionale, integrato con la rappresentante delle ostetriche e poi c'è la garanzia dell'epidurale per tutte le donne, senza dimenticare il Piano nazionale sulla Fertilità e come nei nuovi Lea dovrebbero entrare gli esami per la tutela della maternità, PMA omologa ed eterologa (Vedi report completo).
IN SANITÀ IL LAVORO È SEMPRE PIÙ ROSA. Infermiere, ostetriche, farmaciste e in un futuro non troppo lontano anche i medici saranno in prevalenza donne (anche se per quest'ultima categoria si nota come le donne in posizione apicale siano ancora poche, solo il 22% rispetto agli uomini). Ma la sanità, in ogni caso parla e parlerà sempre più al femminile. Il settore è infatti presidiato per la maggior parte dalle donne. E oggi in occasione dell'8 marzo il Ministero della Salute ha voluto fornire alcuni dati per far capire l'impatto che le donne hanno sul nostro sistema (vedi report).
50 LE DONNE CHE HANNO VINTO IL PREMIO NOBEL. A testimonianza dell'impatto sempre più forte del mondo femminile anche nel campo della ricerca il Ministero ha voluto ricordare in una lista le 50 donne che dal 1903 hanno vinto il premio Nobel. Da notare come dall'inizio del nuovo millennio le donne premiate sono state venti. Quasi come tutte quelle premiate nel '900.
"Noi donne dobbiamo renderci conto di cosa abbiamo fatto e di che cosa dobbiamo ancora fare. In questo momento, oltre i nostri confini, ci sono ancora milioni di donne in condizioni peggiori rispetto a quelle di cento anni fa, private dei diritti civili e private dei diritti umani basilari. Donne maltrattate, violentate, senza assistenza e senza diritto alla salute.
Pensiamo anche alla maternita' e a quello che accade con la tratta dei bambini, con le bambine spose, e delle schiave. Ci sono insomma tutta una serie di situazioni, non lontanissime da noi, che riguardano moltissime donne. Credo allora che l'8 marzo debba essere non solo una giornata di celebrazione, ma anche e soprattutto di impegno per fare il punto sulle cose da fare e su quelle gia' fatte per le donne". Cosi' il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della presentazione delle iniziative 'rosa' messe in campo fino ad ora dal dicastero a favore delle donne e di quelle in agenda per il futuro.
"Noi abbiamo innanzitutto fatto un lavoro con le donne che si occupano di salute- ha proseguito- abbiamo rinnovato il consiglio superiore di sanita' e per la prima volta nella storia e per la prima volta la presidente e' una donna, mentre le commissioni ora sono divise equamente tra donne e uomini. Voglio cogliere l'occasione per ringraziare tutte le donne ricercatrici e le pochissime primario e' le rarissime direttori amministrativi o sanitari. Le donne che si laureano in medicina sono addirittura di piu' e le donne medico nelle nostre strutture ospedaliere sono ormai quasi in maggioranza, ma purtroppo non sono ancora presenti nei ruoli apicali". Per questo, Lorenzin ha detto che sta cercando "di promuovere politiche attive a favore delle donne che lavorano nella sanita', perche' hanno un approccio diverso ma soprattutto una sensibilita' maggiore, svolgendo un lavoro che a volte va oltre il proprio dovere. E per questo io le ringrazio tutte".
Il ministro ha quindi voluto ricordare le "centinaia di migliaia di donne che arrivano nel nostro continente in situazioni terribili- ha proseguito- donne che sono state salvate dai nostri operatori e dal nostro sistema sanitario, vaccinate e screenate. Noi su questo abbiamo organizzato a novembre proprio qui, come ministero della Salute, un importantissimo incontro con l'Oms che poi ha dato vita alla 'Carta di Roma' presentata e approvata meno di un mese fa dalle Nazioni Unite per il diritto alla salute delle migranti e per le azioni mirate contro la violenza sulle donne. Come ministro, insomma, ho incentrato le attivita' sulla salute della donna perche' come sapete- ha concluso- il mio slogan e' 'Cura una donna, cura la societa''".
(Wel/ Dire)