(DIRE) Roma, 6 mag. - "La designazione dei vertici delle Aziende sanitarie locali (Asl) deve avvenire secondo criteri di meritocrazia, pur nella riaffermata natura fiduciaria della nomina, ma mai ispirata a ragioni di convenienza politica". È quanto afferma la Commissione speciale del Consiglio di Stato nel parere emesso sul decreto delegato in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Nello specifico, la Commissione speciale dà indicazioni su come rafforzare i principi di trasparenza e imparzialità nelle procedure di nomina, di verifica e di eventuale revoca dei direttori generali, nonché in quelle selettive delle altre figure dirigenziali (direttore amministrativo, direttore sanitario, direttore dei servizi socio-sanitari) previste dalla legislazione sanitaria nazionale e regionale.
"Imparzialità e omogeneità di valutazione- si legge in un comunicato dell'ufficio stampa del Consiglio di Stato- possono essere garantiti attraverso un procedimento bifasico. Serve innanzitutto la creazione, da parte di un'apposita Commissione, di un elenco nazionale di idonei cui viene attributo un punteggio da 75 a 100. E, in una seconda fase, una selezione su base regionale in cui la Commissione propone al presidente della giunta regionale una terna di nomi. L'ammissione all'elenco dei direttori generali, altro passaggio chiave del parere, potrà essere aperta anche a manager sanitari privati con alte capacità imprenditoriali ed un elevato bagaglio tecnico di professionalità".
Il Cds, quindi, rimarca la natura "meritocratica e fiduciaria delle nomine- sottolinea- l'inammissibilità di scelte dettate da influenze politiche, così come la possibilità di revoca dei direttori generali solo in base al giusto procedimento e finalizzata- conclude la nota- ad evitare ogni forma, anche surrettizia, di spoils system".
(Wel/ Dire)