(DIRE) Roma, 5 mag. - L'ipertrofia prostatica benigna è l'altra "faccia" dell'ingrossamento della prostata, quella che non fa paura, perché non degenera nella forma maligna, ma può causare disagi e fastidi anche negli uomini più giovani, a cominciare dai 30-40 anni laddove si sovrappongano quadri infiammatori, come le prostatiti. Più del 50% degli uomini dopo i 40 anni possono essere interessati da disturbi più o meno importanti tali da richiedere terapie. Dopo i 70 la percentuale sale: 8 su 10 ne sono affetti. Più si va avanti con l'età, più cresce l'incidenza. Un fastidio lento e poco sintomatico che nel tempo può manifestarsi con le sue difficoltà tipiche, urinare poco o troppo spesso e con problemi.
E l'ipertrofia prostatica benigna sarà solo uno dei tanti temi al centro del Congresso Nazionale "Qualità della vita in urologia e andrologia - dalla terapia della malattia alla terapia del paziente" in programma a Roma il 6 maggio (Residenza di Ripetta, via di Ripetta 231) promosso e organizzato dal prof. Francesco Sasso, specialista in Urologia e Andrologia presso l'Università Cattolica Sacro Cuore di Roma - Fondazione Gemelli, con il patrocinio della Società Italiana di Urologia (SIU).
Anche dal cancro al testicolo, il tumore più comune tra i giovani maschi dai 25 ai 49 anni, si può guarire. Facendo prevenzione. Lo conferma Francesco Acerbi, giovane difensore del Sassuolo e della Nazionale, che in un videomessaggio realizzato appositamente in occasione del congresso parla della sua esperienza personale: "Il cancro al testicolo, il tumore più comune tra i giovani maschi, anche in chi pratica sport, se diagnosticato e curato in tempo, può essere vinto. Tornando a una vita normale. Io, che di avversari me ne intendo, ce l'ho fatta. Ho vinto la partita più importante e sono tornato al gol. Questo male oggi fa meno paura ma la prevenzione è tutto. Ragazzi, seguite il mio consiglio, fate attenzione fin dai 18 anni".
"E' evidente - afferma il prof Sasso - come le patologie urologica e andrologica abbiano un impatto sul benessere reale percepito dal paziente, il quale grazie alle nuove tecniche ha buone possibilità di sopravvivenza. La sua qualità di vita non è più "un" ma "l'obiettivo" che dobbiamo perseguire".
Durante il congresso ampio spazio sarà dato, con due tavole rotonde, alla sessualità della coppia dopo un intervento alla prostata per un cancro e successivamente alla chirurgia ricostruttiva dopo un tumore genitale nell'uomo. Temi del dibattito anche le problematiche sessuologiche secondarie ad una chirurgia ricostruttiva oncologica nella donna. E ancora: come conservare la fertilità in seguito al trattamento di un tumore al testicolo; cosa fare per prevenire la disfunzione erettile (DE), evitando ad esempio di praticare alcuni sport a livello agonistico ma anche amatoriale, condizione quest'ultima che spesso comporta l'assunzione di anabolizzanti e sostanze dopanti senza alcun controllo medico. Infine, si parlerà di quali precauzioni adottare (consigli pratici, il tipo di dieta da seguire) per scongiurare l'insorgere di infezioni urinarie e/o l'aggravarsi di disturbi della minzione nei soggetti che passano tante ore del giorno alla guida".
(Wel/ Dire)