(DIRE) Roma, 4 mag. - "Un eccesso di tecnologia può allontanare il medico dal contatto con il paziente. Se ci si affida troppo alla tecnologia, infatti, si può essere portati a non avere un colloquio con lui e ad estraniarsi dalla sua figura: questo è l'errore più grave che può fare un medico nella sua professione". Così Riccardo Cassi, presidente Cimo, intervistato dall'agenzia di stampa Dire in occasione della presentazione dall'indagine sui camici bianchi under 40 intitolata 'Chi ci curerà nel 2020?', realizzata dall'Ois in collaborazione con l'Ordine dei Medici di Roma, insieme a Fimmg Roma, Cimo e Consulcesi, e illustrata oggi nella Capitale presso il ministero della Salute.
"Quanto all'indagine presentata oggi- ha proseguito- contiene dati molto interessanti perché mostra una generazione di medici che ha a cuore, oltre all'impegno sociale, anche gli aspetti etici e deontologici della professione. Sinceramente è un dato che non mi aspettavo, invece vuole dire che le nuove generazioni ancora si sentono medici- ha concluso- e credono in certi valori".
(Cds/ Dire)