(DIRE) Roma, 21 lug. - La procreazione eterologa a pagamento per le coppie sterili o infertili "realizza una disparità di trattamento lesivo del diritto alla salute" è quindi "è una discriminazione". Lo stabilisce il Consiglio di Stato i merito a una decisione della Regione Lombardia che, scrivono i giudici contabili, "non risulta giustificata".
"La determinazione regionale" della Lombardia, scrive il Consiglio di Stato, "di distinguere la fecondazione omologa da quella eterologa, finanziando la prima e ponendo a carico degli assistiti la seconda, non risulta giustificata e, nell'incidere irragionevolmente sull'esercizio del diritto riconosciuto dalla sentenza n. 162 del 10 giugno 2014 della Corte Costituzionale, realizza una disparità di trattamento lesivo del diritto alla salute delle coppie affette da sterilità o da infertilità assolute e, quindi, una discriminazione che, oltre a negare il diritto alla salute viola il principio di eguaglianza sostanziale di cui all'articolo 3 comma secondo della Costituzione e il principio di imparzialità dell'amministrazione di cui all'articolo 97 della Costituzione".
(Wel/ Dire)