(DIRE) Roma, 19 lug. - Cosa ci fanno insieme Massimiliano Allegri, Stephan El Shaarawy, Paolo Cannavaro e Roberto Donadoni? Sono, con altri personaggi del calcio italiano, testimonial della campagna 'Non fare autogol', promossa dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). La campagna, i cui risultati sono stati presentati al ministero della Salute, ha coinvolto migliaia di ragazzi in un percorso di formazione sui corretti stili di vita.
Quest'anno l'Aiom ha somministrato a oltre 10mila ragazzi un quiz per testare la loro conoscenza delle precauzioni utili a prevenire i tumori: il quadro che ne emerge, come affermano gli stessi rappresentanti dell'associazione, è piuttosto preoccupante. Il 78% degli under 19, infatti, non sa che è consigliabile consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno mentre il 32% ritiene che le sigarette light non siano molto pericolose per l'organismo. Per il 54% le lampade solari incrementano la resistenza al sole e quindi possono rappresentare un "buon rimedio" contro le scottature e quattro su dieci pensano che lo sport aumenti il livello di stress.
"Ben il 40% dei tumori- dichiara Carmine Pinto, presidente dell'Aiom- è causato da scorretti stili di vita e fattori di rischio modificabili". Tra questi Pinto, intervistato dall'agenzia Dire a margine della conferenza, ha sottolineato che giocano un ruolo importante "il fumo, l'esposizione al sole, la giusta alimentazione, un adeguato movimento e la vita sessuale, quest'ultima per quanto riguarda la vaccinazione dell'Hiv", ma anche quelli legati all'oncogenesi ambientale, che da soli causano "il 15-18% dei tumori".
La campagna 'Non fare autogol' è sostenuta dalla presidenza del Consiglio dei ministri, dal Coni (Comitato olimpico nazionale italiano), dalla Figc (Federazione italiana giuoco calcio) e dalla Fmsi (Federazione medico sportiva italiana).
(Wel/ Dire)