(DIRE) Roma, 11 lug. - "La Federazione Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza e delle Catastrofi nell'apprezzare il DPCM sui Livelli Essenziali di Assistenza, non può tacere che sono passati 8 anni dal DPCM LEA del 2008, ritirato per mancanza di copertura finanziaria e ben 15 anni dal DPCM del 29 novembre 2001, che definiva i LEA a livello nazionale. Troppi gli anni, se si tratta di prestazioni, servizi ed attività che il SSN ritiene di dover erogare a tutti i cittadini gratuitamente o con il pagamento di un ticket, indipendentemente dal reddito e dal luogo di residenza". Così, in una nota, Giovanna Esposito, presidente Fimeuc.
"Per la Federazione- spiega- il Dpc, rappresenta un documento fondamentale ed indispensabile, utile a riportare la programmazione regionale ad un modello nazionale nell'assistenza di prevenzione e sanità pubblica, distrettuale ed ospedaliera. Fimeuc apprezza lo sforzo del DPCM di recepire le più importanti innovazioni nel campo delle tecnologie e delle organizzazioni, quali i concetti della appropriatezza clinica e prescrittiva e la diversificazione delle cure per gradi di complessità e di impegno".
Fimeuc "deve però rilevare che questo non è avvenuto per il sistema di emergenza sanitaria territoriale, per il quale si fa semplicemente riferimento alle attività di stabilizzazione e trasporto, prestazioni già garantite dal SSN (vedi articolo 7) e per l'assistenza ospedaliera, per la quale si definiscono l'attività del Pronto Soccorso in termini di primi trattamenti diagnostici e terapeutici (regolamentata dalla funzione triage) e l'attività dell'OBI in termini di percorsi diagnostici terapeutici più complessi (vedi articolo 37)".
Fimeuc, poi, "sottolinea che, per quanto riguarda il Sistema di Emergenza-Urgenza, nel nuovo DPCM non si è tenuto conto dell'organizzazione hub e spoke della rete ospedaliera e delle reti per le malattie tempo-dipendenti, fulcro del DM70/2015, e della necessità di proporre un modello unico e nazionale dell'erogatore dei LEA in emergenza quale il Dipartimento Intergrato d'Emergenza, ovvero il DIE. Quest' ultimo si configura come un dipartimento monospecialistico territorio ospedale, per bacino di utenza di 600.000-1.200.000 abitanti, anche interaziendale, dove governare tutte le articolazioni organizzative individuate nell'emergenza preospedaliera (CO118, mezzi di soccorso diversificati per complessità dell'equipaggio ed ospedaliera (PS,OBI, Medicina d'Emergeza-Urgenza e semintensiva) e dove integrare le loro attività e performance. FIMEUC ha elaborato il 21/04/2015 una proposta dei LEA in Emergenza-Urgenza pubblicata sul sito www.fimeuc.org e che non è stato possibile presentare ufficialmente agli organi competenti o ai tavoli inter-istituzionali, perché nella stesura del DPCM è mancato il confronto con le società scientifiche del settore".
FIMEUC, conclude il comunicato, "rimane a disposizione degli organi competenti per ogni eventuale miglioramento del DPCM".
(Wel/ Dire)