(DIRE) Roma, 7 lug. - "L'Agenzia riconosce l'esito del referendum del 23 giugno 2016. La maggioranza ha votato per l'uscita del Regno Unito (UK) dall'Unione europea (UE) ed è ora al governo del Regno Unito per decidere come agire sul risultato del referendum". Così l'EMA in una nota in cui rassicua come "le proprie procedure e flussi di lavoro non sono stato influenzati dal risultato del referendum. L'Agenzia continuerà le sue operazioni, come al solito, in conformità con i tempi previsti dalle sue norme e regolamenti".
"Nessuno Stato membro ha mai deciso di lasciare l'Unione europea - ricorda l'Agenzia - quindi non ci sono precedenti per questa situazione". E in riferimento alla nuova sede per cui l'Italia è tra i principali candidati, afferma come "le implicazioni per la sede e le operazioni di Ema dipendono dalle future relazioni tra il Regno Unito e l'UE. Queste sono sconosciute al momento e quindi non ci si impegnerà in speculazioni".
In ogni caso l'Ema "accoglie con favore l'interesse manifestato da alcuni Stati membri per ospitare l'Agenzia in futuro", ma ribadisce come "la decisione in merito alla sede dell'Agenzia non sarà comunque presa dal Ema, ma sarà deciso di comune accordo tra i rappresentanti degli Stati membri. Siamo sicuri che gli Stati membri prenderanno la decisione più appropriata sulla posizione e le modalità, anche tenendo conto del contesto politico e giuridico complesso generato dal risultato del referendum del Regno Unito".
"La rete di regolamentazione europea nel suo complesso - sottolinea l'Agenzia - è un sistema molto forte e flessibile in grado di adattarsi ai cambiamenti senza compromettere la qualità e l'efficacia del suo lavoro. L'Agenzia è in stretto contatto con le istituzioni dell'UE. Appena vi delle informazioni concrete saranno disponibili, Ema le condividerà con i propri stakeholder".
"Per il momento - conclude la nota - l'Agenzia, i suoi 890 dipendenti e tutti gli esperti europei che contribuiscono al lavoro di EMA continuerà a concentrarsi sulla missione di proteggere la salute umana e animale e garantire l'accesso ai farmaci che sono sicuri, efficaci e di buona qualità".
(Wel/ Dire)