(DIRE) Roma, 4 lug. - Visite a domicilio, esami clinici, screening ed ecografie, ma anche informazioni e orientamento: un'azione a 360 gradi per assicurare la vicinanza e i servizi a ogni donna che si trovi in condizioni disagiate durante i mesi della gravidanza. E' questo il progetto pilota siglato stamattina dalla Asl Roma 1 e da Amref Health Africa, nato per promuovere la salute di mamme e bambini nelle zone più difficili della citta'. Il protocollo sara' operativo entro tre mesi e in un anno dara' i primi risultati della sperimentazione che, se positiva, sara' replicata anche in altri distretti e per varie patologie.
Per assicurarsi la presa in carico da parte di ospedali e strutture sara' sufficiente risiedere nel distretto 3 della Asl, quello più popoloso. "Fin dall'inizio ho voluto che questo fosse un progetto vero che potesse cambiare concretamente la realta' delle persone- ha spiegato il commissario straordinario della Asl Roma 1, Angelo Tanese- Non e' un punto di partenza ma un punto di arrivo della nostra collaborazione con Amref, perche' abbiamo gia' condiviso cosa fare nel prossimo anno".
Proprio il presidente dell'organizzazione no profit, Mario Raffaelli, ha aggiunto: "Questa unita' di intenti e' caratterizzata dal rispetto dei ruoli specifici di pubblico e privato. Noi non vogliamo sostituirci alle istituzioni ma affiancarle mobilitando i territori, proprio come facciamo in Africa dal 1957". Presente alla conferenza stampa a Borgo Santo Spirito anche Teresa Petrangolini, consigliere della Regione Lazio, per la quale "il progetto assicurera' la tutela della salute partendo dalle periferie di Roma".
(Wel/ Dire)