Roma, 24 giu. - Ancora fumata nera sulla delega al lavoro in sanità prevista dall'art. 22 del Patto per la salute. Le Regioni infatti, confermano le loro posizioni su due punti che sono stati invece stralciati dalla bozza sui cui c'è l'intesa tra ministero della Salute e sindacati. Il riferimento è alle due proposte: accesso al Ssn per gli specializzandi e istituzione della specializzazione in medicina generale.
E su questi due punti (sugli altri l'intesa invece c'è) le Regioni, il cui tema era anche all'ordine del giorno della conferenza odierna dei presidenti, tirano dritto. "Abbiamo risposto al Ministro Lorenzin sottolineando che non sono state recepite due nostre proposte - precisano - La previsione dell'assunzione dei dirigenti medici in formazione dopo la laurea con contratti a tempo determinato pagati dalle Regioni e l'introduzione della specializzazione universitaria anche per i medici di medicina generale. A questo punto attendiamo ddl delega definitivo per ripresentare le nostre proposte".
E la linea l'ha confermata anche il coordinatore della commissione Salute, Antonio Saitta che ha sottolineato come "al di là delle intese o degli accordi la competenza della delega è del Ministero e aspettiamo quindi una sua proposta ufficiale". Ma il punto per Saitta è "che noi continueremo a sostenere queste due proposte, per cui ci sono motivazioni logiche che portano un valore al Ssn, che dovrà arrivare in Stato-Regioni". Articolo tratto da quotidianosanita.it (Wel/ Dire)