(DIRE) Roma, 13 giu. - "Un terzo dei medici che danno vita al Servizio sanitario nazionale hanno oltre 60 anni: entro 4-5 anni si libereranno 50mila posti". Lo ha detto il vicepresidente Giuseppe Lavra alla cerimonia dei neo iscritti all'Omceo Roma che si è tenuta presso l'aula Tarantelli della facolta' di Economia della Sapienza.
Nel suo intervento davanti a un'aula gremita praticamente in ogni ordine di posti, Lavra ha fatto un po' il punto della situazione, dal Ssn al codice deontologico che forse andrebbe riletto di più e meglio da parte dei medici. Almeno ascoltando quanto dice Lavra. "Nel nostro Servizio sanitario nazionale ci sono 12mila precari, metà di questi è un precariato dolente" ha spiegato Lavra, ricordando che "soffriamo di fuga di cervelli". Ricordando poi che l'ordine "è ausiliario dello Stato che tutela la professione", per Lavra, "non basta il sapere, bisogna maturare competenze non tecniche", serve "una conoscenza consapevole della nostra professione". E in questo "la deontologia è importante- ha aggiunto il vicepresidente dell'Omceo Roma- ma il 90% dei colleghi non ha letto il codice deontologico". I medici avranno anche letto "il giuramento di Ippocrate", che "è valido per i valori e i principi, ma non per le regole che sono scritte e aggiornate nel codice deontologico. Che è la bussola della nostra professione. Riscopriamo valore e importanza del codice deontologico" ha concluso Lavra.
(Gas/ Dire)