(DIRE) Roma, 3 giu. - La presbiopia da oggi si cura con un laser in grado di 'mettere a fuoco' la vista. Nella Casa di Cura San Rossore di Pisa, per la prima volta al mondo, è stata impiantata mediante l'utilizzo del laser a femtosecondi una microlente in grado di curare la presbiopia. Il primo paziente sottoposto a questa tecnica, a 24 ore dall'intervento, è stato in grado di vedere 10 decimi da lontano e le lettere più piccole da vicino.
L'intervento porta la firma dell'oftalmologo esperto in chirurgia refrattiva, il dottor Marco Fantozzi, che spiega: "Abbiamo elaborato un nuovo metodo per inserire la lente per la presbiopia con questo laser di nuova generazione che ha profilo ottimale per la tasca corneale, minimizza il rischio di formazione di micro pieghe e si presentava con altre tipologie di laser". All'impianto era presente anche l'inventore della lente, il dottor Vladimir Feingold di Irvine (California).
"L'innovativo sistema laser- fanno sapere gli esperti- che impiega una tecnologia a femtosecondi, è l'unico tra i laser per la chirurgia della cornea che si contraddistingue per l'eccellente precisione d'incisione, la velocità, la modalità 'soft' di trattamento, e che soprattutto consente di inserire la lente intracorneale evitando che si formino delle micro pieghe. Il laser, nello specifico, permette di creare una tasca in 3D con una superficie molto liscia che agevola il posizionamento della lente intracorneale, evitando l'attrito che potrebbe inficiarne il funzionamento". L'intervento, che ha una durata di 10 minuti per la quale non è necessaria nessuna degenza, è reversibile, non provoca danni ai tessuti ed è ripetibile.
La presbiopia è una condizione fisiologica dell'apparato visivo legata all'età che colpisce a partire dai 40 anni, poiché la lente naturale dell'occhio, il cristallino, invecchia e perde elasticità. Questa patologia comporta la difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti vicini, ad esempio un libro, o a svolgere attività a distanza ravvicinata, come l'utilizzo del cellulare o del computer, specialmente in condizioni di scarsa illuminazione.
"La presbiopia, quando non è controllata- spiega ancora l'oftalmologo Fantozzi- può implicare mal di testa e affaticamento visivo durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Se corretta con i comuni occhiali, complica la qualità della vita dei pazienti soprattutto se sono affetti da difetti visivi (miopia, ipermetropia e astigmatismo)- conclude- che comportano già l'impiego di altri occhiali".
(Wel/ Dire)