(DIRE) Roma, 28 gen. - "La salute è un diritto di ogni individuo ed è importante fornire ai cittadini tutte le informazioni che possano contribuire a renderli consapevoli e a promuovere comportamenti utili alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla cura delle principali patologie". E' con questo spirito, si legge sul sito del ministero della Salute, che anche quest'anno è stata realizzata la Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia, particolarmente ricca di novità importanti, soprattutto sul piano diagnostico.
La celiachia è una malattia autoimmune che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti in seguito all'assunzione del glutine e colpisce in proporzione più le donne che gli uomini. Ad oggi in Italia risultano 172.197 celiaci: Nord 48%; Centro 22%; Sud 19%; Isole 11%.
Dopo la diagnosi, saper gestire la propria condizione di celiaco è il punto di partenza per poter organizzare la propria giornata e la propria vita sociale in modo consapevole e sereno.
Partendo da una buona educazione alimentare di base, senza allarmismi e senza medicalizzare la dieta, e affiancando una corretta analisi dell'etichetta su cui sono riportati ingredienti, allergeni e profilo nutrizionale dei prodotti oggi è possibile acquistare in modo autonomo e corretto qualsiasi alimento.
La garanzia di poter disporre di alimenti sicuri per i celiaci è estesa anche alla ristorazione scolastica, ospedaliera e pubblica dove oggi è possibile usufruire di una lista degli ingredienti per ciascun piatto ed identificare quelli senza glutine. A contribuire a tale servizio nella ristorazione ci sono gli operatori del settore alimentare, che ogni anno vengono formati e aggiornati per lavorare al meglio il "senza glutine".
Con l'aumento della diffusione delle informazioni, della consapevolezza della collettività, della sensibilità delle aziende e degli operatori e avendo una normativa sempre più attenta al consumatore oggi finalmente è meno gravoso il peso della celiachia per i celiaci e per le loro famiglie.
(Wel/ Dire)