(DIRE) Roma, 20 gen. - La Fondazione Louis-Jeantet ha stanziato per ciascuno dei due premi assegnati nel 2016 la somma di 700.000 franchi svizzeri, di cui 625.000 destinati a finanziare la prosecuzione dei lavori dei vincitori e 75.000 attribuiti personalmente.
Entrambi i vincitori conducono ricerche di biologia fondamentale da cui si attendono importanti ripercussioni in medicina.
Per la prima volta, il Premio Louis-Jeantet per la medicina è assegnato in Italia ad Andrea Ballabio per il suo contributo alla comprensione dei meccanismi molecolari che controllano il funzionamento dei lisosomi sia in condizioni normali che in malattia.
I lisosomi sono gli organelli cellulari responsabili dello smaltimento delle sostanze tossiche. Sono sempre di più le malattie associate a un malfunzionamento dei lisosomi: tra queste ci sono per esempio le malattie neurodegenerative, il cancro, l'obesità e le malattie infettive.
Il gruppo del dottor Ballabio ha identificato un gene regolatore che controlla il funzionamento dei lisosomi e promuove la rimozione dalle cellule delle sostanze di scarto che tenderebbero altrimenti ad accumularsi. Questa scoperta ha rivelato un nuovo meccanismo biologico che potrà essere usato per modulare la funzione dei lisosomi nel trattamento di molte malattie.
Andrea Ballabio impiegherà i fondi ottenuti grazie a questo premio per approfondire ulteriormente i meccanismi biologici che regolano il funzionamento dei lisosomi e per capire come modularne l'attività a scopo terapeutico.
Attribuito a John Diffley, doppio cittadino americano e britannico, é insignito del Premio Louis-Jeantet per la medicina 2016 per il contributo della sua ricerca alla comprensione della fase iniziale del processo di replicazione del DNA, essenziale per qualsiasi forma di vita.
Quando in un organismo una cellula si divide per dar luogo a due cellule figlie, il suo DNA è prima duplicato, o "replicato", in due copie esatte. John Diffley è diventato uno degli esperti mondiali nel campo dello studio dei meccanismi che regolano questo processo di duplicazione. Il suo lavoro ha consentito di comprendere come inizia la replicazione del DNA e come tale processo è successivamente controllato attraverso tutto il ciclo di divisione cellulare, e in risposta al danneggiamento del DNA. Poiché qualsiasi errore in questo processo può condurre a mutazioni genetiche, causa di tumori, questa ricerca potrebbe essere particolarmente significativa nella lotta contro il cancro.
John Diffley utilizzerà l'importo del premio attribuitogli per condurre ulteriori ricerche sui meccanismi coinvolti nella replicazione dei cromosomi nelle cellule di lievito e nelle cellule umane. La cerimonia di premiazione si terrà mercoledì 20 aprile 2016 a Ginevra (Svizzera).
(Wel/ Dire)