(DIRE) Roma, 18 gen. - "La problematica dei Pronto soccorso Dea, del loro sovraffollamento e dei disagi che patiscono sia utenti che operatori, dura da anni ed è ormai intollerabile.I cittadini non sopportano più di aspettare una media superiore alle 4 ore per essere visti in un pronto soccorso Dea della regione Lazio, è un disservizio che dobbiamo superare". Così Giuseppe Lavra, vicepresidente dell'Ordine dei Medici di Roma, intervistato dall'agenzia Dire a margine di un'iniziativa organizzata dall'Ordine a Roma.
"Le misure utili per superare questa problematica inaccettabile- ha aggiunto Lavra- sono quelle di proporzionare la ricettività dei grandi pronto soccorso Dea rispetto all'entità dell'afflusso di pazienti. Fa piacere che il direttore generale del San Camillo sembra aver recepito questa proposta, aumentando la ricettività della struttura di 18 posti lento. Tuttavia, secondo le nostre stime, mancano ancora una quarantina di posti letto per migliorare la ricettività del più grande ospedale della regione".
"Ma questo problema- ha proseguito- va esteso a tutti: il San Giovanni ha una costitutività più adeguata, avendo una ricettività di posti letto di area internistica molto più valida degli altri ospedali. La problematica maggiore che ha il San Giovanni è che questi reparti sono poco rispettati riguardo alle risorse di cui hanno bisogno per rendere paritetico il rapporto tra afflusso di malati e capacità di ricezione".
(Wel/ Dire)