(DIRE) Roma, 13 gen. - "Ci piacerebbe fosse il contrario, ma non e' stato risolto alcun problema all'ospedale San Camillo di Roma, ne' ora ne' in futuro se si continua in questo modo. Regna quotidianamente il caos. Dispiace dissentire con il presidente Zingaretti ma l'unico modo per risolvere il problema, nonostante lui dica che ora sia tutto rientrato nella norma, e' prevedere di eliminare il sovraffollamento dei Pronto Soccorso-Dea di tutti i grandi nosocomi del Lazio con un programma d'azione chiaro e preciso: ridefinendo il percorso del paziente e smettendo di ampliare le aree in cui vengono trattenuti i malati, creando solo sovraffollamento; potenziando in modo congruo la degenza ordinaria di area internistica degli ospedali, aumentando la ricettivita' per i malati ricoverati e sprecando meno tempo, e soprattutto risorse, nella gestione di settori collaterali del 'pianeta sanita'', che speculano sul sovraffollamento dei Pronto Soccorso ma non servono a migliorare alcunche'. E' questa la ricetta proposta dalla Cimo da anni e mai ascoltata. I cittadini che sperimentano disservizi inaccettabili che sono ovunque all'ordine del giorno, non possono che indignarsi ascoltando dai media che la situazione e' tornata alla normalita'. Il disastro della sanita' laziale e' sotto gli occhi di tutti". Cosi' in un comunicato Giuseppe Lavra, Segretario Regionale Cimo Lazio, commentando la nota stampa diffusa dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
(Cds/ Dire)