(DIRE) Roma, 26 feb. - La ricerca sulla fertilita', le strutture impegnate nella fecondazione assistita e con quali risultati, la mortalita' materna e quella perinatale, i numeri sull'obesita' infantile, i dati sull'interruzione volontaria di gravidanza in Italia e le strategie di controllo e di prevenzione nell'area materno infantile. Sono i principali temi della lezione di apertura del corso di perfezionamento in Bioetica e inizio-vita promosso dall'Istituto di Bioetica dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che il professor Walter Ricciardi, presidente dell'Iss, ha tenuto ieri presso l'aula Brasca del Policlinico universitario 'A. Gemelli'. Titolo della lectio inaugurale 'Le attivita' dell'Istituto superiore di sanita' a tutela della salute materno-infantile'.
"Oggi un corso di bioetica e' importante- ha detto all'agenzia Dire Ricciardi- perche' sono tantissime le tematiche da affrontare e se non si ha una bussola si viene inevitabilmente travolti. Inizio vita, fine vita, scelta di come curare, scelta di quali finanziamenti dare e a chi, sono tutte domande da cui se non si ha un punto di riferimento, e l'etica e la bioetica lo sono, poi alla fine si viene perennemente sommersi". Il corso di perfezionamento, diretto dal professor Antonio Gioacchino Spagnolo, direttore dell'Istituto di Bioetica della Cattolica, in collaborazione con il Centro di Ateneo per la Vita, diretto invece dal professor Massimo Antonelli, porra' l'accento su questioni che, oltre ad avere un forte impatto bioetico, hanno fortemente coinvolto negli ultimi anni e in particolare negli ultimi mesi l'opinione pubblica.
"L'obiettivo di questo corso- hanno fatto sapere- e' anche quello di far scaturire nei professionisti della salute una maggiore consapevolezza del valore della vita dal suo inizio e del dovere comune di proteggerla in tutte le sue fasi evolutive". Il tema dell'intervento del presidente dell'Iss, hanno quindi sottolineato dalla Cattolica, e' stato scelto "proprio perche' indica perfettamente la complessita' e l'importanza del tema dell'inizio della vita umana nei suoi risvolti sociali e sanitari, che devono essere oggetto di una riflessione approfondita di tutta la societa' civile, ma dalla quale non puo' esimersi chi approccia professionalmente i temi della bioetica".
L'aspetto strategico che l'Istituto superiore di sanita' porta avanti, infine, e' anche rappresentato dalla possibilita' "di sviluppare aree di ricerca di intervento satelliti, tra cui prevenzione aborto, prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse- hanno concluso- delle gravidanze e dei parti difficili".
(Cds/ Dire)