(DIRE) Roma, 25 feb. - "Le compagnie di assicurazione ci vengano incontro, continuare a giocare sulla pelle dei medici significa indirettamente giocare su quella dei pazienti. È giusto che chi sbaglia debba pagare, ma occorre porre un argine alle liti temerarie, altrimenti l'inevitabile conseguenza è lo stop agli interventi chirurgici, come già accadde con lo sciopero del 2013 a cui aderì il 90% degli ortopedici. Le numerose richieste di risarcimento danni che riscontriamo quotidianamente, poi, per la maggior parte dei casi si rivelano pretestuose". Così Michele Saccomanno, presidente di Nuova Ascoti e Femor (Fondazione per l'Educazione e il Management in Ortopedia).
Intanto, si svolgerà sabato prossimo a Palermo (a partire dalle 9.30 presso il Palazzo Fatta, in piazza Marina 19), la seconda tappa dei corsi di formazione per gli ortopedici dal titolo 'Ortopedici in trincea. Come proteggersi' riguardante la responsabilità professionale e le polizze assicurative. I corsi, gratuiti, sono promossi e organizzati dal sindacato degli ortopedici e traumatologi Nuova Ascoti e dalla Fondazione Femor. "Dopo il successo di sabato scorso a Como- spiega Saccomanno- gli ortopedici italiani tornano a riunirsi per affrontare anche al sud i temi della responsabilità professionale, alla luce dell'attuale quadro normativo e dell'assicurazione- conclude- i cui premi hanno raggiunto cifre esorbitanti".
(Wel/ Dire)