(DIRE) Roma, 18 feb. - Cari Presidenti, la riunione al Ministero della Salute del 12 febbraio u.s., in presenza del Ministro Lorenzin, sul tema appropriatezza, presente una delegazione FNOMCeO (Chersevani, Anelli e Spata), credo possa essere definita un successo". Inizia così la lettera che la presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, ha scritto ai presidenti provinciali degli Ordini.
"Il D.M. sull'appropriatezza prescrittiva pubblicato il 9 dicembre u.s.- ha continuato- è stato definito come una 'legge nata male', comunque non abrogabile. Grande disponibilità da parte del Ministero ad individuarne le criticità, per trovare soluzioni che possano consentire protezione ai pazienti e recupero della serenità del medico nell'esecuzione del suo lavoro. La FNOMCeO aveva già opportunamente segnalato le multiple criticità nell'estate scorsa rappresentando la propria disponibilità a garantire il contributo della professione medica nella stesura e nell'applicazione delle norme. Nel documento sottoscritto tra Ministro della Salute, Regioni e FNOMCeO, è stato confermato l'impegno etico di perseguire la massima appropriatezza di tutte le prestazioni sanitarie erogate dal SSN. I medici hanno ben chiaro il concetto di appropriatezza, che viene più volte adeguatamente richiamato nel proprio Codice di Deontologia medica. L'attivazione di un tavolo congiunto permanente, che possa integrare e semplificare alcuni punti della legge, eventualmente riformulando i criteri di appropriatezza ed erogabilità, consentirà un maggior coinvolgimento dei medici nella governance del sistema e delle eventuali criticità nella fase attuativa ed applicativa del D.M. Specifiche campagne di comunicazione e di informazione rivolte ai pazienti saranno di supporto per il medico, e consentiranno un rafforzamento della relazione di cura. Dubbi ed ansie per il nuovo Decreto erano già stati espressi dalle associazioni dei pazienti".
"E' stato affrontato anche il nodo sanzioni- ha scritto ancora- previste dall'art. 9-quater, del D.L. n. 78/2015, convertito dalla Legge 125 del 2015. Le sanzioni non sono immediatamente applicabili e saranno oggetto di futuro accordo in Conferenza Stato-Regioni. Esiste il rischio reale di una scarsa omogeneità a livello delle Regioni, con applicazioni e trattamenti diversi. Per questo motivo è prevista una circolare esplicativa, con l'obbiettivo di garantire una applicazione omogenea delle disposizioni del D.M. su tutto il territorio nazionale. I rappresentanti regionali presenti hanno auspicato un comportamento univoco delle Regioni, che consenta le medesime regole per tutti i professionisti. Le segnalazioni che ci stanno arrivando parte dei Presidenti degli Ordini provinciali creano perplessità e preoccupazione per la varietà dei comportamenti assunti nelle diverse Regioni. Saremo attenti e segnaleremo i problemi al tavolo ministeriale che è stato costituito e a cui parteciperemo".
(Wel/ Dire)