(DIRE) Roma, 17 feb. - "Ci auguriamo che alla figura professionale dell'embriologo clinico, orfano da sempre di un corso di specializzazione ad hoc nelle università italiane, venga dato il riconoscimento che merita per poter accedere di diritto anche nella sanità pubblica: quello che chiediamo è un percorso qualificato e dedicato all'embriologo, ovvero un biologo che ha delle competenze specifiche nel trattamento dei gameti umani e degli embrioni umani, tra le cellule più preziose che si possano trattare in laboratorio". È l'auspicio della presidente della Sierr (Società italiana di embriologia riproduzione e ricerca), Laura Rienzi, nel corso della chiusura a Roma della VI edizione del congresso nazionale della società.
Tra i temi caldi dibattuti, fanno sapere dalla Sierr, la denuncia "della cronicità della carenza di embriologi clinici nei centri di procreazione assistita in Italia" e l'appello rivolto dai vertici della società scientifica alle istituzioni "per il riconoscimento ufficiale della figura professionale dell'embriologo clinico, che ancora oggi- sottolineano- si vede negato un percorso universitario di specializzazione che gli permetta di accedere di diritto nella sanità pubblica". E ancora, il delicato tema della responsabilità legale dell'embriologo e l'annuncio della creazione "di una vera e propria task force Sierr, concepita per offrire un servizio apposito e su misura per i propri iscritti che si trovano coinvolti in una vicenda giudiziaria. Una task force composta non solo da esperti biologi- concludono- ma anche da giuristi e medici legali".
(Wel/ Dire)