Roma, 17 feb. - Lo scorso 25 novembre è entrata in vigore la legge 161/2014 recante "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea Legge europea 2013-bis". Tale Legge, che riguarda numerosi temi per i quali l'Italia si adegua ai dettami europei, all'articolo 14 comma 1 stabilisce che: Decorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono abrogati il comma 13 dell'articolo 41 del decreto legge 25 giugno 2008, n.
112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e il comma 6 bis dell'articolo 17 del decreto legislativo 8 aprile 2003 n. 66, vale a dire quelle norme che avevano consentito di derogare sia la durata massima di 48 ore dell'orario settimanale di lavoro, per il solo personale sanitario dirigente del SSN pubblico, che, per tutto il ruolo sanitario, il riposo giornaliero di 11 ore nelle 24 ore tra un turno e l'altro.
La legge 161 concedeva un anno di tempo alle Regioni per ridefinire il lavoro nei rispettivi servizi sanitari sia "attraverso una più efficiente allocazione delle risorse umane disponibili sulla base della legislazione vigente" che con "appositi processi di riorganizzazione e razionalizzazione delle strutture e dei servizi dei propri enti sanitari". Tutto ciò non è accaduto e abbiamo superato il 25 novembre tra dubbi, incertezze e trattative tardive.
L'Ordine Provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri prova a fare chiarezza su un tema così scottante e a rispondere alle numerose richieste di precisazioni e informazioni dei propri iscritti con un incontro sul tema, organizzato per giovedì 25 febbraio 2016 dalle ore 10:30 alle ore 13:30 presso la sede di via G.B. De Rossi. L'evento è gratuito.
Per accreditarsi è preferibile comunicare il proprio nominativo alla Segreteria Medici.
(leggi il programma) (Wel/ Dire)