(DIRE) Roma, 10 feb. - È ormai entrato in vigore da qualche giorno il decreto che accoglie la direttiva Ue sul tabacco. Dalle immagini choc sui pacchetti di sigarette al divieto di fumo in auto in presenza di minori e donne incinte, diversi sono i nuovi divieti introdotti per le bionde. Il ministero della Salute, intanto, fa sapere che attiverà il monitoraggio dell'applicazione e la valutazione dell'impatto del nuovo decreto sulla popolazione, attraverso un progetto coordinato dall'Istituto superiore di sanità. Seguirà poi l'attuazione del Piano nazionale della Prevenzione 2014-2018 (PNP), che tra gli obiettivi prevede "la riduzione della prevalenza dei fumatori di almeno il 10% entro il 2018- si legge sul sito del ministero- nonché il miglioramento/consolidamento della tutela dei non fumatori dal fumo passivo con l'incremento almeno del 5% dei valori del rispetto della legge nei luoghi di lavoro".
In tal modo, fanno sapere dal ministero, l'Italia contribuirà al raggiungimento "dell'obiettivo della riduzione di un ulteriore 30% della prevalenza dei fumatori entro il 2025- sottolineano ancora- previsto dal piano d'azione globale per la prevenzione della malattie croniche dell'Oms. A sostegno del PNP, inoltre, il ministero sarà impegnato a favorire un'azione più incisiva e coordinata da parte di tutti gli operatori sanitari, a partire dai medici di medicina generale e dai pediatri, per prevenire e controllare il tabagismo".
Verrà inoltre rafforzata l'azione "di advocacy verso le altre amministrazioni coinvolte secondo i principi del programma 'Guadagnare salute', per far comprendere che la lotta al tabagismo non può essere perseguita dal solo settore sanitario e che le altre amministrazioni sono chiamate ad individuare soluzioni volte alla riduzione della domanda e dell'offerta, secondo gli impegni assunti dal nostro Paese- conclude la nota- con la convenzione quadro Oms per il controllo del tabacco".
(Wel/ Dire)