(DIRE) Roma, 10 feb. - "L'onorevole Lorenzin ha parlato di un decreto differente dal suo, asserendo che 'motivandolo' i medici possono prescrivere al paziente la misurazione del colesterolo nel sangue anche una volta al mese. Nel suo decreto sulle condizioni di erogabilità e indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, invece, c'è chiaramente scritto altro. Il messaggio di ieri, quindi, è palesemente offensivo per i medici perché si fa intendere che si è dovuta calmierare 'per decreto' la scarsa attenzione e professionalità di chi prescrive". Così Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami, in merito alle parole rilasciate dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
"I medici- prosegue Domenico Salvago, vicepresidente nazionale dello Snami- non hanno l'hobby di prescrivere 'lenzuolate' di esami senza attenzione. L'espressione del ministro mi è sembrata nei termini e nella sostanza poco consona al suo ruolo istituzionale, anche perché nei confronti dei cittadini passa il messaggio che per colpa di presunti grafomani degli accertamenti vengono purtroppo tagliate delle prestazioni un pò a tutti. Avesse il coraggio di dire che stanno esclusivamente cassando anche dei servizi sanitari essenziali e non vogliono colpire i veri sprechi".
Aggiunge quindi Gianfranco Breccia, segretario nazionale dello Snami: "Meno male che per partorire il decreto il ministro ha avuto ben trenta consulenti. Se ne avesse avuti di meno, dove saremmo andati a parare?".
Conclude infine Testa: "I nostri presidenti regionali hanno scritto una lettera ai rispettivi assessori alla sanità delle loro regioni per chiedere la sospensiva di un decreto mal fatto, farraginoso, che crea disparità tra ricchi e poveri favorisce la conflittualità tra paziente e medico che, 'per decreto', non può prescrivere ciò che serve".
(Wel/ Dire)