(DIRE) Roma, 4 feb. - 'Per una sanità senza padrini e senza padroni'. È il nome del documento programmatico redatto dalla Fsi-Usae (Federazione sindacati indipendenti) e presentato a Roma dal segretario generale Usae, Adamo Bonazzi, alla presenza del senatore Maurizio Gasparri e del deputato Pietro Laffranco, presso la Camera dei Deputati. Il documento, nello specifico, contiene proposte per politiche migliorative del servizio sanitario nazionale.
"Il Patto per la Salute- ha spiegato Bonazzi- nel prevedere le Unità complesse di cure primarie (UCCP) e le Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) quali forme organizzative della medicina convenzionata ha tradito e rovesciato premesse legislative su cui poggiava, tradendo così anche le aspettative dei cittadini e dei lavoratori del Servizio sanitario nazionale e regionale".
La Fsi in considerazione "della consolidata esperienza maturata al fianco dei lavoratori della sanità ha elaborato proposte innovative per una complessiva riorganizzazione dell'intero settore, capaci di consentire un miglioramento dei servizi conseguendo anche dei risparmi di spesa. In quest'ottica, si inserisce anche il disegno di legge già presentato per l'istituzione dell'infermiere di famiglia in regime convenzionato". Il documento, approvato dagli associati Fsi, ha ottenuto il sostegno "di 63.243 cittadini e operatori esterni all'organizzazione- ha fatto sapere ancora Bonazzi- che con grande convinzione hanno aderito sottoscrivendo il documento in una campagna di raccolta firme, che ha avuto inizio il 4 novembre 2015 in contemporanea in molte città, protraendosi fino al 20 dicembre con gazebo allestiti nelle principali piazze e banchetti presso gli ospedali più importanti di tutte le regioni".
Il documento con le proposte del sindacato e le firme in originale di cittadini e lavoratori sono stati quindi consegnati al Gruppo parlamentare di Forza Italia, affinché "sia tradotto in iniziative parlamentari- hanno sottolineato- tese a rivedere il Patto della salute. E successivamente, sia alla conferenza che alle singole regioni, per chiedere di cambiare anche i piani sanitari regionali".
La Fsi (Federazione sindacati indipendenti) è la federazione sindacale dell'Usae, una confederazione nazionale che conta "oltre 400mila associati in Italia con 18 strutture regionali e oltre 75 strutture territoriali". Tra le attività della Federazione, organizzare "i lavoratori della sanità pubblica e privata, partecipare alle trattative e stipulare i contratti collettivi nazionali di lavoro- hanno concluso- sia del settore pubblico sia per il privato che ha promosso il documento programmatico".
(Wel/ Dire)