Roma, 4 feb. - Approvata oggi dalla Conferenza delle Regioni la proposta di riparto del fabbisogno sanitario 2016. In tutto, per quest'anno saranno 108,4 mld (108,1 mld di quota indistinta e 300 mln di quota premiale) le risorse che le regioni dovranno dividersi. Il dato segnala una crescita di 1,1 mld (+0,78%) rispetto alle risorse del 2015 (107,3 mld). Aumento, ricordiamo, dovuto all'incremento di 1,3 mld del Fondo sanitario nazionale nel 2016 (111 mld) rispetto ai 109,7 mld del 2015.
Se ci sono state variazioni nelle risorse, anche se si registrano incrementi per tutte le Regioni rispetto all'anno scorso, il metodo di riparto è invece rimasto praticamente quello del 2015 ma i presidenti hanno deciso che da subito la commissione Salute lavorerà sui nuovi criteri e studierà un Piano per porre freno alla mobilità sanitaria che penalizza le Regioni del Sud.
L'assenso dei presidenti all'accordo è stato unanime anche se c'è stato un duro confronto con la Regione Campania e infatti rispetto alla tabella entrata stamattina in Conferenza sono state fatte delle piccole limature per andare incontro alle richieste campane.
Soddisfatto il presidente delle Regioni Stefano Bonaccini che ricorda però che "per portare a casa definitivamente il riparto serve l'approvazione del Parlamento della nostra richiesta di emendamento (al Milleproroghe. Una modifica finalizzata a consentire un riparto della quota premiale anche per riequilibrio tra le regioni e al mantenimento delle medesime regioni benchmark individuate ai fini del riparto 2015 anche per il 2016). Sarebbe un risultato storico perché approvare il riparto a febbraio e non a dicembre, e soprattutto con l'unanimità di tutte le Regioni è un risultato positivo".
"Credo - ha precisato Bonaccini - che se le nostre proposte verranno accolte dal Parlamento otteremo il risultato di poter fare meglio la programmazione. Avere la certezza delle risorse all'inizio anno è positivo e dimostra che le Regioni sono delle realtà importanti nel tessuto istituzionale del Paese, al di là della riforma costituzionale".
Ma oltre all'accordo per il 2016 le Regioni hanno deciso di iniziare il lavoro di revisione dei criteri di riparto e di lavorare per un Piano sulla mobilità sanitaria. "Abbiamo dato mandato alla commissione Salute di lavorare sulla revisione criteri di riparto e poi c'è da affrontare il tema di un piano sulla mobilità sanitaria nazionale perché ci sono squilibri tra le Regioni".
Bonaccini ha poi annunciato che il prossimo 25 febbraio arriverà la proposta di nome del nuovo coordinatore della commissione Salute che oggi è all'Emilia Romagna e per ragioni di equilibri all'interno della Conferenza dopo la nomina di Bonaccini alla presidenza.
Articolo tratto da quotidianosanita.it (Wel/ Dire)