(DIRE) Roma, 22 dic. - Nella cinquantesima settimana del 2016 (quella dal 12 al 18 dicembre), i casi stimati di sindrome influenzale, rapportati all'intera popolazione italiana, sono circa 258.000, per un totale di circa 886.000 casi a partire dall'inizio della sorveglianza InfluNet di quest'anno (17 ottobre 2016). Rispetto allo scorso anno si rileva una brusca impennata di casi, passati dai 482.400 dello stesso periodo del 2015 agli 886.000 di quest'anno. In pratica quasi il doppio.
La curva epidemica delle sindromi influenzali inizia così la sua ascesa dopo aver superato, nella 49esima settimana, il valore soglia di 2,44 casi per mille assistiti che determina l'inizio del periodo epidemico.
Il livello di incidenza in Italia è pari a 4,25 casi per mille assistiti. La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un'incidenza pari a circa 10,41 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 6,44.
Piemonte, P.A. di Trento, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Lazio e Campania le Regioni le Regioni maggiormente colpite.
Il valore dell'incidenza sulla popolazione generale è, come abbiamo visto, pari a 4,25 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è pari a 10,41 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 6,44 nella fascia 15-64 anni a 4,11 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,82 casi per mille assistiti.
Le soglie indicate per la stagione in corso per l'Italia sono così definite: 2,44 casi per mille assistiti (livello basale), 6,54 (intensità bassa), 11,94 (intensità media), 15,58 (intensità alta), oltre 15,58 (intensità molto alta).
(Wel/ Dire)