(DIRE) Roma, 22 dic. - "Osservo che la disposizione di cui al comma 395 dell'articolo 1 dell'emanata legge di Bilancio, che è stato introdotto con un emendamento parlamentare, non esclude affatto che il governo possa nominare commissario per il piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario un soggetto diverso dal presidente della Regione commissariata". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo al question time alla Camera.
"Aggiungo che l'originaria formulazione dell'emendamento parlamentare è stata integrata- ha proseguito Lorenzin- prevedendo che il tavolo di verifica di adempimenti e il comitato Lea predispongono con cadenza semestrale, in occasione delle periodiche riunioni di verifica della situazioni delle Regioni commissariate, una relazione al ministero della Salute e a quello dell'Economia da trasmettere al consiglio dei ministri con particolare riferimento al monitoraggio dell'equilibrio di bilancio e dell'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza, anche al fine di consentire al governo le opportune determinazioni in ordine alla sostituzione dei commissari ad acta".
Questo significa che anche nell'ipotesi in cui il consiglio dei ministri, nell'ambito delle proprie prerogative, dovesse decidere di nominare commissario per il piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario il presidente di una Regione commissariata "tale nomina- ha spiegato ancora Lorenzin- che dovrà scaturire da una valutazione in concreto delle condizioni dello specifico servizio sanitario regionale, ben potrà essere in qualunque momento revocata, con conseguente sostituzione del commissario presidente della Regione nell'ipotesi in cui dovessero registrarsi criticità in ordine all'attuazione del piano di rientro, sia da un punto di vista dell'equilibrio di bilancio sia soprattutto sotto il profilo dell'erogazione dei Lea", ha concluso.
(Wel/ Dire)