(DIRE) Roma, 16 dic. - Incontro in Sisac sulla nuova bozza di ACN per il rinnovo dell'Accordo Nazionale per la Pediatria di libera scelta. Ma gli scenari non sono positivi per la Fimp: "Distanza tra le parti che sembra colmabile con grande difficoltà".
"Se il risultato della trattativa sviluppatasi pur tra mille difficoltà in questo anno è la bozza presentataci da Sisac, bisogna prendere atto con rammarico che si allontanano i presupposti per chiudere un nuovo Accordo" - dichiara Giampietro Chiamenti, Presidente della FIMP -. Più volte abbiamo dichiarato che l'assistenza pediatrica territoriale rappresenta già oggi un esempio funzionale e moderno che non ha bisogno di essere stravolto, ma solo adeguato a principi legislativi intercorsi che, pur poco adatti ad un modello di assistenza pediatrica efficace, abbiamo cercato di rendere applicabili e coerenti al nostro attuale modello assistenziale".
"Purtroppo - prosegue Chiamenti -, nonostante il percorso fin qui attuato, quanto declinato nell'articolato non conferma le nostre aspettative. L'esiguità delle risorse economiche previste ad oggi, per altro, accentua le preoccupazioni della categoria già in difficoltà per un contratto di lavoro bloccato da anni".
Per FIMP è "necessaria una verifica della condivisione dei principi sui quali impostare il rinnovo dell'ACN, mediante un franco confronto con le Regioni rispetto alle loro aspettative assistenziali per l'area pediatrica. Inoltre sarà utile un passaggio analogo col Ministero della Salute che recita un ruolo di garanzia sulla uniformità della assistenza nel territorio italiano. Alla ripresa delle trattative, FIMP ripresenterà le proprie proposte per l'ACN, in coerenza con la legislatura vigente che incide sul nuovo modello di pediatria convenzionata in modo da rappresentare garanzia al mantenimento del livello assistenziale, nell'interesse delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti, secondo il principio di equità e solidarietà su tutto il territorio nazionale".
(Wel/ Dire)